Castelluccio, caso deltaplano, abitanti contro il Wwf Perugia: “Siete sgraditi qui”
E’ guerra aperta tra il Wwf di Perugia e la Comunanza di Castelluccio, dopo l’esposto alla Procura della Repubblica di Spoleto presentato dall’ente per la difesa dell’ambiente contro la costruzione del cosiddetto “deltaplano” di Castelluccio di Norcia, che dovrà ospitare alcuni ristoranti presenti nel borgo prima sisma.
La Comunanza di Castelluccio e il suo presidente prendo una posizione netta e forte contro il Wwf di Perugia guidato da Sauro Presenzini, parlando di “comportamento riprorevole” e di “strumentalizzazione ripugnante” e ammonendo i rappresentanti della stessa associazione: “siete persone sgradite alla frazione”.
Ecco la nota:
“Nella giornata di oggi abbiamo appreso dalla stampa le nuove esternazioni del presidente del WWF Perugia sull’invito a sequestrare il cantiere di Castelluccio inoltrato alla procura della Repubblica di Spoleto, contestualmente al ricorso al Tar Umbria per la sospensione dei titoli a costruire ed apertura del danno erariale alla Corte dei Conti; infine anche la sollecitazione alla Commissione dell’Unione Europea per l’apertura di una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia sull’impiego dei fondi comunitari erogati per la ricostruzione.
Dinanzi all’ennesimo gesto di totale noncuranza degli abitanti di Castelluccio e della frazione intera, rimaniamo ancor più sdegnati di simile situazione. Dopo che con estrema fatica si è arrivati ad ottenere tutte le autorizzazioni necessarie per il progetto di delocalizzazione, in virtù della collaborazione fra tutti gli enti coinvolti, non avremmo mai pensato che si potesse arrivare a tanto, da spingersi fino a una situazione di profonda offesa alla collettività intera in ginocchio, piegata da due anni senza alcuna possibilità di lavoro alcuno, sprovvista di qualsiasi forma di abitazione e riparo e senza più un paese fisico dove poter trascorre un briciolo di esistenza.
Siamo indignati da tali associazioni che, prima ancora di perseguire le finalità indicate nel proprio statuto, dovrebbero essere composte da persone, da individui che non hanno mai manifestato verso la popolazione, a pezzi, alcuna forma di vicinanza ed empatia, se questi sono i risultati ottenuti.
Siamo profondamente risentiti da un comportamento riprovevole, tenuto ad oltranza, sui diversi social network improntato in notizie false sull’assurda realizzazione del progetto in mezzo alla Piana, dando adito ad ampia confusione e alla totale incertezza sulla realtà dei fatti, con una strumentalizzazione ripugnante.
E da ultimo, ora la vostra sollecitazione a numerose autorità ad intervenire per sospendere, accertare responsabilità, fino addirittura a far aprire a livello europeo una procedura di infrazione verso tutto lo stato italiano.
Siamo stanchi e stremati, feriti nel profondo, nonostante siamo uomini di montagna e abbiamo una resistenza incredibile.
Per questo, vi comunichiamo a nome di tutta la comunità che siete associazioni e persone sgradite alla frazione. La vostra presenza non è gradita sul territorio in tutte le stagioni dell’anno. Il nostro è un invito a voi, associazioni promotrici di tali iniziative, a non venire a visitare Castelluccio. Perché a tutto c’è un limite”.