Cgil di Terni, Romanelli: “Segnali preoccupanti”. 23.540 persone hanno chiesto aiuto al sindacato
TERNI – Un’analisi della situazione economica, sociale, politica e lavorativa ternana a 360 gradi. E’ Attilio Romanelli – segretario generale della Cgil di Terni – a toccare tutti i singoli “segnali preoccupanti” che toccano giorno dopo giorno la nostra città e a proporre una soluzione per ciascuno. “Nessun rilassamento e nessuna vacanza” per la Cgil che da sei mesi ad oggi ha visto varcare la soglia del sindacato da 23.540 persone. Un numero importante che – secondo il segretario – richiede un impegno costante.
Il primo tema affrontato dal segretario generale ha riguardato il lavoro. “Con la diminuzione del lavoro – sotto gli occhi di tutti, nonchè sotto gli occhi dei maggiori istituti che monitorano la situazione lavorativa ternana e umbra – diminuisce come effetto incontestabile anche la sfera della civiltà. Ci siamo trovati di fronte ad un fenomeno che – stiamo contrastando – ma che sta sempre più prendendo piede. Parlo in primis della manomissione dei contratti lavorativi al fine di rendere l’azienda più competitiva. La dignità lavorativa – non tutelata da un equo contratto di lavoro – toglie valore umano al lavoratore. L’Ispettorato del lavoro deve monitorare e salvaguardere le situazioni lavorative di ciascun azienda, grande o piccola che sia”.
Il ripetersi di forme di illegalità fa scendere in campo Cgil e DTL (Direzione territoriale del Lavoro). “Noi come sindacato – spiega Romanelli – abbiamo fatto più di una denuncia al DTL evidenziando come spesso vengano manomessi i contratti con motivazioni legate alla competitività dell’impresa. Si riducono in questo modo i dirittti dei lavoratori , aggredendo la parte salariale. Contemporaneamente si parla di eccellenza dell’impresa. Un paradosso diffuso. Discutere del nuovo statuto dei lavoratori che tuteli la dignità del lavoro, per noi è il fulcro del sistema”.
Un’idea concreta tocca anche la questione infrastrutture e trasporti: “La piattaforma logistica può favorire il trasporto di merci su veicoli elettrici. Un fattore fondamentale per lo spostamento delle merci. Il veicolo elettrico è un mezzo prioritario.Per la nostra città è fondamentale la tratta Terni-Civitavecchia. il collegamento infatti garantirebbe fattori logistici importanti per l’impresa”.
Sul taglio dei servizi la Cgil prende una posizione decisa: “Non condividiamo nessun atteggiamento che sia un limite alla qualità e alla prestazione dei servizi nel territorio. Noi abbiamo chiesto di attivare l’amministrazione comunale capoluogo di provincia, per utilizzare i 18 milioni per le aree più depresse della nostra comunità”.
Occhio attento anche agli anziani. “C’è un’emergenza solitudine per gli anziani – spiega il segretario generale. Gli anziani hanno diritto di vivere nella dignità di veri cittadini. Noi proponiamo l’attivazione di interventi di recupero per gli anziani soli. Un nuovo sistema di servizi deve essere messo in campo. Ater e Comune possono individuare delle strutture di recupero e metterle a disposzione degli anziani”.
Sul tema sanità ci sono delle vere e proprie “emergenze”. Le definisce così Romanelli proponendo un maggior impegno per risolverle. “C’è la totale disorganizzazione delle liste d’attesa. L’Umbria dovrà attrezzarsi per gestire questo settore in maniera dinamica e moderna. Dobbiamo guardare all’esempio toscano con riguardo. Occorre garantire qualità, prestazioni e dignità di ricovero. L’amministrazione comunale in questo è stata efficente”.
Sulla partecipate e sulla questione dell’Istituto Briccialdi il segretario parla con decisione – avanzando alcune proposte. “Bisogna investire sulla cultura, argine attraverso il quale si può costruire un sistema sociale. Perchè questo elemento si declina? La nostra proposta è: costruire un’alleanza nazionale con gli istituti musicali. Serve l’impegno del Parlamento e del Miur per sostenere in questa fase l’istituto Briccialdi”. Idem per le partecipate. E’ poco responsabile pensare ad un’amministrazione comunale leggera. Dobbiamo pensare ad un modello che si dimensioni a livello regionale. E’ indispensabile mettere insieme e costruire un’idea industriale concreta”.
Il lavoro non si ferma. Su questi argomenti il sindacato sta preparando un documento che verrà sottoposto alle altre organizzazioni sindacali e proposto poi alle contro parti (impresa e istituzioni).
La Cgil auspica un confronto aperto con chi si troverà di fronte. “Una comunità – conclude il segretario – torna ad essere civile se ha un modus operandi finalizzato all’ascolto e alla proposta e al governo”.
@MCScardocci