Città di Castello, viaggiano con 20 chili di hashish nel bagagliaio: in due finiscono in manette
CITTÀ DI CASTELLO – Venti chili di hashish, due persone arrestate e 1100 euro sequestrati. Sono questi i numeri di un’operazione antidroga portata a termini dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Città di Castello, insieme ai colleghi del Nucleo Cinofili di Firenze.
Operazione scattata giovedì scorso alla periferia di Città Castello, confinante con la Toscana. Nel corso di un servizio mirato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, i carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia tifernate hanno notato, nei pressi di un incrocio, una macchina sospetta con targa italiana. A bordo c’erano il conducente, un 38enne originario di Città di Castello, e una donna 39enne di nazionalità spagnola. Durante il controlli, insospettiti dal nervosismo dei due, i militari li hanno condotti in caserma per più accurati accertamenti. Da una meticolosa ispezione al veicolo, eseguita con il validissimo ausilio del cane Rocco del Nucleo Cinofili di Firenze, un bellissimo esemplare di pastore tedesco, che si trovavano già a Perugia per un servizio analogo servizio, è stato rinvenuto, all’interno del portabagagli, l’hashish. La droga era suddivisa in 206 panetti di un etto cadauno, avvolti con cellophane e nastro da imballaggio per preservarne la qualità e ostacolare il particolare olfatto dei cani antidroga. Lo stupefacente, una volta venduto al dettaglio, avrebbe fruttato oltre 200.000 euro. La coppia è stata quindi subito tratta in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Inoltre, i due erano in possesso di circa 1.100 euro in contanti, verosimilmente frutto dell’attività di spaccio. Il veicolo, la droga, e i soldi sono stati sottoposti a sequestro.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati condotti presso la casa circondariale di Perugia, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
“Per rendersi conto dell’eccezionale importanza del sequestro – fanno sapere dall’Arma – basti pensare che dall’hashish recuperato si sarebbero potute ottenere circa 50.000 singole dosi”.
Ieri il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il provvedimento confermando la misura cautelare della custodia in carcere per entrambi gli arrestati.