Congresso regionale Pd, Bocci scende in campo: “E’ il momento della responsabilità”

PERUGIA – Gianpiero Bocci è il candidato alla segreteria regionale del Partito democratico dell’Umbria. L’ufficializzazione da parte del reggente Gianfranco Chiacchieroni è avvenuta nel corso della riunione dell’Assemblea regionale del Pd, convocata al Park Hotel. Una candidatura che vede intorno a sé tutti i maggiorenti del partito, dalla presidente Catiuscia Marini, all’ex parlamentare Giampiero Giulietti. Su Bocci converge anche un altro candidato della prima ora, Marco Vinicio Guasticchi, che si ritira.

”E’ il momento della responsabilità”, ha detto lanciando la sua candidatura in una sala gremita. L’introduzione è stata affidata al capogruppo dem, nonché reggente del Pd Gianfranco Chiacchieroni, che ha richiamato tutti all’attenzione verso il grande momento, dove sarà necessaria una “assunzione di responsabilità collettiva”. E per questo come guida, ha detto, serve uno come “Gianpiero Bocci”.

Scena poi a Guasticchi, che ha annunciato il suo ritiro: “Quando Bocci ha rotto gli indugi ci siamo schierati con lui. Condanno invece – ha detto – il fariseismo di chi condanna le correnti, quando è con le correnti che ha raggiunto e costruito carriere”.

Parola poi alla presidente Marini, una degli sponsor del patto per la candidatura dell’ex sottosegretario. “Si tratta – ha detto –  di un messaggio anche per la società umbra. In questo momento è necessaria una responsabilità collettiva, perché  dobbiamo guidare un percorso che riguarda tanti comuni. Siamo chiamati ad una responsabilità in una fase difficile. Ci avvieremo in un congresso nazionale di un Partito che è di governo in Umbria e di opposizione a livello nazionale”.

“Sentiamo la responsabilità politica collegiale e collettiva, perché siamo l’ancoraggio dell’attuale governo. Responsabilità alta in Umbria. Molto importante come gestiamo il congresso, che andrà fatto con modalità per riunire forze ed esperienze e le faccia. Dobbiamo lavorare perché tutti si riconoscano nella gestione, anche dopo il congresso. Strada collegiale e di responsabilità. Il 26 di maggio sarà una campagna elettorale nuova ed inedita. Campagna elettorale politica più difficile e complessa. Quel voto sarà un voto di mobilitazione. Responsabilità sull’Umbria: siamo stati portatori di una idea di società inclusiva”.

Bocci, nel suo intervento, è partito dal lodare quanto avvenuto per la scelta di Giubilei. “Non intendo essere il candidato di una parte. Per essere di una parte servirebbe meno consapevolezza e meno esperienza. Ci sono momenti in cui chi ha senso di responsabilità non deve essere aggressivo. Momenti in cui non è consentito a nessuno rompete l’unità.  Il Pd unito ha sempre vinto. Se il Pd è unito non teme avversità. Se non siamo uniti perdiamo anche in realtà dove dovremmo vincere”.

“Questa serata serve per dire che c’è posto per tutti nel Pd. Una festa per democratici e democratiche e per i cittadini delusi e amareggiati. Per recuperare serve chi può costruire il progetto democratico e c’è bisogno di tutti. Questo congresso andrà in questa direzione. Troveremo le condizioni per una coesione che parte dalla consapevolezza che non è consentito a nessuno non lavorare per l’unita. Recuperare competenze ed energie per il Pd è il nostro obiettivo”.

“Il primo compito che abbiamo è aiutare i giovani a diventare classe dirigente di questo partito. Il cambiamento va realizzato e ha bisogno della responsabilità di chi ha esperienza. In un conflitto generazionale sono a rischio i giovani. Dobbiamo mettere in sicurezza i nostri giovani e consentire che il processo di avanzamento. I vecchi devono aiutare i giovani a diventare classe dirigente. Mai le generazioni contro. Esiste una buona classe di sindaci che va utilizzata. Sta a noi rimuovere rischi e valorizzare opportunità. Come metodo, avrò approccio collettivo”.

“Io governerò il Pd mai con l’io ma con il noi.  Dobbiamo far emergere i più bravi. Congresso regionale sganciato dal nazionale. Dobbiamo costruire la casa politica dei dem umbri. Dal prossimo voto dipenderanno la elezione regionale. Ci stiamo giocando il futuro. Di fronte a questa crisi serve una scelta netta. Il Pd che immagino è a gestione collegiale con tutti dentro, con responsabilità. Tutti devono sentirsi cittadini”. Quindi la chiusa poetica: “Lasciamoci dietro la rassegnazione. Guardiamo al futuro come un’alba e lasciamoci alle spalle il tramonto”.

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