Corte d’Appello di Perugia, oggi si è insediato Fausto Cardella, nuovo procuratore generale

PERUGIA – Fausto Cardella ha preso il possesso delle funzioni di procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Perugia, oggi. L’insediamento è avvenuto nell’aula Goretti alla Corte d’Appello in piazza Matteotti a Perugia. Il giuramento di Cardella – davanti alla Corte d’appello presieduta da Mario Vincenzo D’Aprile – è stato salutato da un lungo e caloroso applauso.

«E’ un grande onore per me assumere le funzioni di procuratore generale di Perugia e in quest’aula che è il simbolo della cultura giuridica di questa città». Erano Presenti i vertici degli Uffici giudiziari umbri, delle forze di polizia e degli organismi forensi, ma anche magistrati della procura di L’Aquila guidata finora da Cardella. In sala anche la figlia Clelia. Cardella ha poi ringraziato tutti i presenti e i rappresentanti del mondo dell’informazione, soffermandosi anche sul loro ruolo. «Ringrazio l’avvocato distrettuale dello stato, il presidente degli Ordine degli avvocati, i vertici della Corte di Polizia che con la loro presenza rendono la giornata veramente piacevole. Saluto la stampa, i colleghi e gli amici presenti che vengono da L’Aquila, la loro presenza mi scalda». Ha poi evidenziato come l’Ufficio da lui ora guidato «possa svolgere un ruolo di supporto e sostegno alle procure della Repubblica e non solo di controllo».

Fausto Cardella ha operato in Umbria per diversi anni. Ha iniziato la carriera in magistratura come sostituto procuratore a Marsala; poi giudice al tribunale di Spoleto e di nuovo sostituto procuratore a Perugia. Procuratore della Repubblica a Tortona e da lì in Cassazione, di nuovo come giudicante; poi a Terni come procuratore della Repubblica. Dal dicembre 2012 è procuratore della Repubblica di L’Aquila. Applicato alla Direzione distrettuale Antimafia di Caltanissetta, nel novembre 1992, con Ilda Boccassini, ha partecipato alle indagini sulle stragi in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e le loro scorte. In Umbria ha svolto le indagini sul sequestro di Augusto De Megni e sull’omicidio di Carmine Pecorelli. Il 7 novembre 2015 gli è stato conferito il 20.mo Premio Nazionale Paolo Borsellino.

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