Cucinelli e il Patent Box

CORCIANO – Benefici fiscali in arrivo a Solomeo nella S.p.A. di Brunello Cucinelli. A determinare un vantaggio fiscale per la Società  quotata in borsa relativo all’anno 2015, per un importo pari a 2,9 milioni di euro, è l’accordo siglato con l’Agenzia delle Entrate. Con tale convenzione si sono definiti metodi e criteri di calcolo del contributo economico alla produzione del reddito di impresa dei beni immateriali ai fini del c.d. Patent Box, per un periodo che va dal 2015 al 2019. Per quanto concerne invece l’anno 2016 tali benefici fiscali sono ancora in fase di determinazione. E per avere un quadro complessivo dei benefici fiscali dell’Azienda di Brunello Cucinelli relativi al 2017, 2018 e 2019 si dovranno attenderei bilanci di esercizio dei rispettivi anni. Ma in cosa consiste il patent box? Tale termine sta ad indicare una agevolazione fiscale a beneficio delle imprese che producono redditi attraverso l’utilizzo diretto ed indiretto di opere dell’ingegno, di brevetti, di marchi, di disegni di modelli ed altre attività immateriali. Nel caso specifico della Brunello Cucinelli S.p.A. si è trattato di un’agevolazione riferita all’anno 2015 conseguita attraverso l’esclusione dalla base imponibile del 30 per cento del reddito riconducibile all’utilizzo di beni immateriali agevolabili. Per il 2016 la percentuale di esclusione è pari al 40 per cento, mentre per il triennio 2017-2019 è pari al 50 per cento. Il marchio Cucinelli, oggi riconosciuto come uno dei brand più esclusivi al mondo nel settore del prêt-à-porter chic, espressione di lusso quotidiano, può vantare una produzione di altissima qualità sia per il cashmere che per il total look, grazie all’intuizione di puntare in modo determinante su fattori connessi con l’eccellenza delle materie prime, l’alta artigianalità, la sartorialità, il savoir faire, il know-how e quella creatività che hanno reso l’Azienda con sede a Solomeo un vero testimonial del lifestyle italiano. Oggi il brand è oggi distribuito in oltre 60 Paesi attraverso 123 boutique monomarca (91 boutique dirette e 32 monomarca wholesale) nelle più importanti capitali e città del mondo e nelle più esclusive località resort, con una presenza selezionata in circa 650 multibrand, compresi i principali department stores del lusso. Nel 2016 la società ha conseguito ricavi netti pari a 456 milioni di Euro (+10,1 per cento rispetto all’anno precedente), di cui l’83,3 per cento fatturato all’estero, e un Ebitda normalizzato di 78,2 milioni di Euro, in crescita del 13,2 per cento rispetto all’anno precedente. Una storia di imprenditoria umbra di successo, che è riuscita ad esaltare l’eccellenza artigianale nostrana contaminata dalla contemporaneità del design e dall’innovazione, mantenendo saldo l’attaccamento al territorio e alle radici della tradizione locale.

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