ORVIETO – Si è spento all’età di 87 anni Folco Quilici. Il notissimo documentarista, originario di Ferrara, era ricoverato all’ospedale di Orvieto. A confermarlo è stato anche il sindaco Giuseppe Germani. Quilici viveva a Ficulle.
“Con Folco Quilici se ne va una delle figure più importanti del giornalismo, del documentarismo e della cultura italiana. Un pioniere in tutti i progetti che ha avviato, sempre anni avanti rispetto agli altri, un italiano innamorato del proprio paese e un ferrarese innamorato della propria terra in cui era l’erede della grande tradizione giornalistica del padre Nello”. Così il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ricorda il documentarista e scrittore morto oggi. “Ci mancherà – sottolinea Franceschini – ma i suoi lavori resteranno per sempre come guida e insegnamento per le giovani generazioni”.
“Questa città – fa sapere il Sindaco di Orvieto – ricorda con affetto Folco Quilici, il quale fu parte attiva di quell’esperienza che seppe raccontare mirabilmente nel documentario “Gioielli di Pietra: Orvieto e Todi Città da Salvare” fornendo un contributo significativo sulle origini, la storia, i problemi del dissesto idrogeologico ma anche documentando gli interventi di salvaguardia che vennero realizzati, man mano, in tanti anni di attuazione delle Leggi Speciali per Orvieto e del “Progetto Orvieto”.
“Oggi la staticità della Rupe di Orvieto è un’altra cosa, ma l’attenzione verso il masso tufaceo non viene né deve venire meno. Proprio in questi mesi, il Comune di Orvieto sta lavorando ad serie di iniziative per ricordare i 40 anni della prima Legge Speciale per Orvieto, la n. 230 del 1978 che all’indomani dei crolli verificatisi lungo le pendici della rupe, ne sosteneva i primi provvedimenti urgenti di consolidamento a salvaguardia del patrimonio paesistico, storico, archeologico, ed artistico della città. In tale contesto – anticipa il Sindaco – il Comune di Orvieto ricorderà con gratitudine e una iniziativa speciale il contributo dato da Folco Quilici alla storia e alla salvaguardia di un gioiello unico quale è Orvieto”.