Edilizia sociale, cinque anni di residenza nella regione per accedere ai bandi

PERUGIA – Via libera unanime della terza commissione del consiglio regionale, con alcune modifiche, alla proposta di legge della Lega Nord, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini che prevede modifiche alla legge ’23/2003′ sui criteri per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale sociale.

Per accedere ai bandi – secondo questa proposta – saranno necessari cinque anni (nella proposta originaria se ne chiedevano dieci) di residenza anagrafica o attività lavorativa stabile ed esclusiva o principale nell’ambito territoriale regionale. Tra le novità, la possibilità di accedere ai bandi anche per i titolari di proprietà assegnate, in sede di separazione giudiziale, al coniuge.
La Lega – spiega un comunicato del consiglio – chiedeva dieci anni di residenza anagrafica o attività lavorativa stabile ed esclusiva o principale nell’ambito territoriale regionale per poter accedere ai bandi di assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale sociale: è stata poi accolta all’unanimità la proposta dell’assessore Giuseppe Chianella di ridurre a cinque gli gli anni necessari per poter partecipare ai bandi.

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