Elettrocarbonium, i lavoratori alzano l’asticella della protesta e bloccano i binari
NARNI – I lavoratori dell’Elettrocarbonium hanno occupato i binari della ferrovia all’altezza della stazione di Narni scalo. La situazione sul fronte societario è drammatica e loro hanno alzato l’asticella della protesta. Intorno alle 15 di oggi gli operai insieme ai tre rappresentanti sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil, hanno occupato i binari. I convogli diretti a Terni e verso Orte sono stati bloccati per un quarto d’ora nelle rispettive stazioni.
“La situazione è drammatica – dice Fabrizio Framarini della Femca Cisl – da giorni la fabbrica è chiusa. La trattativa è bloccata ormai. Allora chiediamo a Sgl Carbon di dare attuazione a quanto ci aveva comunicato a inizio gennaio ossia di allontanare l’Elettrocarbonium. Se le cose stanno come si palesano, c’è un soggetto che occupa abusivamente quest’area – area industriale come ha ribadito anche la conferenza dei servizi – e che deve essere allontanato. Noi chiediamo, allora, che Monachino sia messo alla porta e che sia avviata una nuova fase anche di trattativa per cercare eventuali nuovi soggetti interessati al sito”.
“Viviamo una situazione paradossale – incalza Marianna Formica, Filctem Cgil – noi sindacati chiediamo il licenziamento dei lavoratori perché non abbiamo firmato la cassa integrazione ordinaria perché non c’è continuità produttiva. I lavoratori rivendicano due mensilità arretrate ma sul fronte previdenziale, dei contributi e delle quote sanitarie la situazione è critica. Ci sono poi le ditte dell’indotto che rivendicano 5 mensilità arretrate”.
I sindacati, che in questi giorni hanno chiamato più volte in causa le istituzioni, scaricano sostanzialmente sull’ad di Elettrocarbonium, Michele Monachino, il fallimento dell’operazione. “Le istituzioni – dice Franco Di Lecce della Uiltec Uil – ci sono sempre state e sia nei tavoli ministeriali che a livello locale hanno sempre manifestato la disponibilità ad aiutare Monachino. Il problema quindi è altrove”.