Ex Fcu, 51 milioni di euro dal Cipe per la messa in sicurezza

PERUGIA – “Per le strategie sul futuro del sistema del trasporto pubblico regionale questi che presentiamo oggi sono investimenti e novità molto importanti”: ad annunciare stamani un quadro finanziario “ormai certo” e non più “frammentato per singole parti” per valorizzare tutto il sistema regionale dei trasporti, in particolare di quello ferroviario, è stata la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini.

La certificazione di risorse per un totale di oltre 63 milioni di euro per investimenti infrastrutturali sulla rete ex-Fcu, l’approvazione della convenzione con Rfi e le risorse per la tratta Ponte San Giovanni-Sant’Anna (6 milioni di euro), sono stati i temi di una conferenza stampa a Palazzo Donini a Perugia. Con la presidente Marini anche l’assessore regionale ai Trasporti, Giuseppe Chianella, e il direttore regionale Diego Zurli.
Ieri – è stato riferito – è arrivata la comunicazione della delibera del Cipe che destina 51 milioni di euro alla riqualificazione, al ripristino e alla messa in sicurezza di tutta la ferrovia ex-Fcu, “con l’ordine di priorità – ha sottolineato Marini – a cominciare dalle tratte chiuse fino a quelle che necessitano di interventi di riqualificazione e di ampliamento degli standard di sicurezza”. Contemporaneamente sono stati assegnati altri 12 milioni di euro circa che potranno servire al materiale rotabile (6,6 milioni), per i mezzi trasporto su gomma (1,6 milioni), per gli interventi sui passaggi a livello (1,4 milioni) e per l’impiantistica di sicurezza (2,2 milioni).

Marini ha inoltre reso noto che nella riunione di stamani la giunta “ha anche deliberato il trasferimento sull’avanzo vincolato della Regione di 6 milioni di euro per la tratta Ponte San Giovanni-Sant’Anna che consentirà la firma del contratto e l’inizio formale dei lavori”. In generale quindi, “questo investimento così importante – ha aggiunto Marini – va a connettersi anche al decreto legge approvato, ed in attesa di conversione in legge, con il quale il Governo affronta il tema delle ferrovie regionali e le mette nel perimetro della rete ferroviaria nazionale”. Tutto questo, ha aggiunto, “consentirà anche alle regioni di confrontarsi con Rfi e con il sistema di Ferrovie dello Stato anche per le ferrovie regionali, per poter accedere alla loro gestione e valorizzazione”. Ed infine “permetterà di fare un sistema ferroviario integrato con unico soggetto che è FS” ha osservato Marini, facendo rilevare che “quella dell’interconnessione tra la ferrovia di Fs e le ferrovie regionali è un’innovazione che per molti anni abbiamo discusso ma che ora possiamo realizzare concretamente”.
Marini ha annunciato che nell’assemblea di giugno di Umbria mobilità, d’intesa con tutti i soci pubblici, sarà nominato un amministratore unico “che gestirà le competenze in capo alla società e la continuità aziendale, oltre ad affrontare con la Regione Umbria anche il tema dell’Agenzia regionale dei trasporti. Lasceremo ad Umbria mobilità il compito di essere un soggetto importante dell’Agenzia regionale dei trasporti, nelle modalità e nelle forme che le leggi regionali ci consentono”.
“Tutto il lavoro di risanamento delle vicende passate antecedenti alle amministrazioni che sono in carica – ha concluso Marini – ci permettono di affrontare a questo punto ed in maniera solida l’attuazione degli investimenti di valorizzazione del sistema dei trasporti regionali, per qualificare il servizio, aumentare la qualità nella percorrenza, la possibilità di servizi e di collegamenti”.

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