Ex Merloni e Jp: 77 operai riassunti grazie alle misure regionali. E si pensa alla proroga della cassa per la Jp

PERUGIA – La Prima commissione dell’Assemblea legislativa, presieduta da Andrea Smacchi, ha ascoltato l’assessore Fabio Paparelli per un’informativa sull’area ex Merloni e sulle prospettive e gli
interventi per il rilancio della fascia appenninica.

Ai commissari, l’assessore Paparelli ha spiegato che “tutti gli interventi che erano di competenza della Regione sono stati messi in campo, sia per le politiche attive del lavoro, con 77 lavoratori reintrodotti nel mercato del lavoro, sia per i programmi di investimenti in favore delle piccole imprese che prevedono 3milioni di euro per 15 progetti finanziati. Per quanto riguarda il programma di interventi di carattere nazionale, finalmente si è conclusa l’istruttoria dei quattro grandi progetti di rilancio industriale
ammessi, con un investimento di 13milioni di euro. A questi vanno aggiunti ulteriori 9milioni finalizzati alla valorizzazione degli assett produttivi del perimetro umbro-marchigiano della Antonio Merloni. A breve dovrebbero cominciare gli investimenti con le assunzioni previste. L’unica vicenda che ancora non è arrivata a conclusione è la trattativa tra J&P Industries e le banche per la concessione di un finanziamento di 20milioni di euro per la realizzazione degli investimenti previsti per la produzione di
elettrodomestici di alta gamma per la valorizzazione degli asset produttivi di Nocera umbra e Gaifana. E su questo attueremo una costante azione di monitoraggio, perché se andasse in porto anche questo elemento credo che avremmo fatto un buon percorso. Lavoreremo nelle prossime settimane per
accelerare al massimo, anche in vista della conclusione degli ammortizzatori sociali”.

Paparelli ha ricordato che “la situazione di crisi che ha coinvolto il gruppo Merloni ha assunto particolare interesse all’interno del quadro delle crisi industriali nazionali, in quanto riguarda un settore rilevante del sistema manifatturiero ed ha coinvolto l’andamento economico di più territori ad alta vocazione produttiva. L’accordo di programma Merloni coinvolge 17 comuni umbri di un territorio fin lì caratterizzato da un manifatturiero fortemente orientato al settore dell’elettrodomestico. Il quadro di particolare complessità ha reso necessario un accordo di programma con il quale si è definita una articolata manovra di intervento e la sua regolamentazione, attraverso l’individuazione ed il coordinamento degli strumenti e delle risorse nazionali e regionali con le quali fronteggiare
efficacemente le difficili situazioni che si sono determinate. L’annullamento dell’atto di compravendita alla J&P Industries da parte del tribunale di Ancona, poi ribaltata in Cassazione, ha comportato una fase di stallo e non ha favorito l’utilizzo dei 35milioni di euro statali per la reindustrializzazione dell’area previsti nell’Accordo di programma. Il progetto presentato da J&P Industries prevede un investimento di 36milioni, 15 dei quali destinati allo stabilimento umbro di Gaifana per la produzione di nuovi frigoriferi. Ma la nuova proprietà ha condizionato la possibilità di realizzare questi investimenti alla concessione, da parte delle banche, di un finanziamento di 20 milioni di euro”.

Infine, sollecitato dal presidente Smacchi che ha rilevato la situazione difficile dell’area dal punto di vista occupazionale, l’assessore Paparelli ha sottolineato che “su un migliaio di dipendenti ex Merloni della parte umbra, 350 sono stati riassunti da J&P. Sui restanti 610 lavoratori, 565 hanno partecipato alla nostra azione di politiche attive per il lavoro. Sessantacinque sono stati riassunti da altre imprese grazie alle nostre politiche attive, altre 12 con le procedure per gli over 30. Quindi sono 77 le persone riassunte con le politiche regionali. Troverei comunque coerente un’iniziativa politica per sollecitare l’allungamento di un anno della cassa integrazione”

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