Ex Merloni – Jp, la Procura generale chiede alla Cassazione di ribaltare i giudizi precedenti

NOCERA UMBRA – La Procura generale della Repubblica chiede ai giudici della Cassazione di ribaltare i due gradi di giudizio che hanno giudicato illegittima la vendita della Jp Industries a Giovanni Porcarelli. E’ questo il sunto del memoriale presentato in Cassazione alla vigilia della sentenza sulla controversa vicenda giudiziaria. “Il parere è sicuramente non vincolante – fa sapere l’avvocato Latini, legale di Porcarelli – ma fa piacere che la Procura si sia espresso in modo così chiaro”.

Intanto la vertenza arriverà nella massima assise regionale durante la prossima seduta dell’Assemblea legislativa grazie al consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) che ha protocollato la mozione che chiama all’intervento l’esecutivo di Palazzo Donini. Nel documento si chiede un’azione incisiva della Regione presso il Mise affinché la vicenda ex Merloni e Jp Industries sia concretamente al centro dell’attenzione del Governo. Necessaria – dice Smacchi -anche  una velocizzazione degli interventi per la rimodulazione dell’accordo di programma, rimasto un paracadute chiuso”.

Smacchi evidenzia che “da otto anni i lavoratori della ex Antonio Merloni e della J.P. industries stanno vivendo una crisi drammatica che coinvolge un importante territorio dell’Umbria e delle Marche. Il 14 ottobre 2008 – ricorda – la Merloni Spa è stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria. Nell’aprile 2009 viene formalizzata la proposta di un programma di cessione dei complessi aziendali e il 21 novembre 2011 viene siglato l’accordo sindacale propedeutico alla cessione del ramo d’azienda attivo della Merloni al gruppo Porcarelli, attraverso la Jp Industries. Un patto – puntualizza – che prevedeva il rilancio degli stabilimenti di Fabriano e Nocera Umbra. Nel 2012 il ricorso delle banche creditrici della precedente gestione Merloni chiede l’annullamento della vendita e i giudici di primo e secondo grado danno ragione agli istituti di credito. L’accordo di programma poi, uno strumento che mette a disposizione ingenti fondi per la reindustrializzazione, viene prorogato di due anni, utili alla rimodulazione dello strumento, da rendere più fruibile”.

“Il tempo – commenta Smacchi -, intanto, sta trascorrendo e per gli operai i problemi non diminuiscono. La mobilità per gli ex Merloni ha differenti scadenze e in più di 100 sono di fatto già senza copertura, mentre per altri 300 la scadenza è fissata nel 2016. L’ultima tranche, che riguarda 250 persone, terminerà poi nel 2017. Quanto all’accordo di programma – aggiunge Smacchi – non ha incentivato come si sperava la reindustrializzazione dei territori in crisi, rimanendo un paracadute chiuso. Il tutto a causa dei vincoli burocratici troppo stringenti. Sono invece partiti regolarmente gli interventi di diretta responsabilità delle Regioni”.

Per Smacchi “le risorse ad oggi non impiegate rappresentano un importante volano per far ripartire le imprese e il lavoro per tutta l’Umbria. Per quanto riguarda la Jp i lavoratori riassorbiti sono attualmente in una situazione di stallo a causa della vicenda giudiziaria conseguente al ricorso delle banche creditrici. Una incertezza che non permette di riavviare la produzione nel sito di Nocera Umbra”.

A tal proposito,  Smacchi, nella mozione chiede alla Giunta di “intervenire presso il Mise affinché la vicenda Merloni e JP Industries sia concretamente e sempre di più al centro dell’attenzione del Governo per la sua oggettiva rilevanza nazionale. Necessario sarà anche intensificare e velocizzare tutti gli interventi utili alla rimodulazione dell’accordo di programma. Questo – conclude l’esponente della maggioranza – potrà diventare così un valore aggiunto agli occhi di potenziali investitori in un territorio che, con la apertura del tratto umbro della Perugia-Ancona, potrà finalmente essere attrattivo sia dal punto di vista economico che infrastrutturale”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.