Ferentillo, precipita e muore 41enne scalatrice: si indaga sull’incidente, sequestrate le attrezzature
FERENTILLO – Il giorno dopo la morte di Bianca Panzarino, la 41enne morta ieri sera all’ospedale di Terni per le ferite riportate nella caduta durante un’arrampicata sportiva, c’è dolore e sgomento da parte di parenti e amici e di quanti conoscevano la donna: una ragazza apprezzata e benvoluta, appassionata della speleologia, innamorata della montagna. Era una esperta di arrampicata sportiva e questo rende ancora più assurdi l’incidente e la morte. Sul caso la procura di Terni ha aperto un’indagine per chiarire l’esatta dinamica dei fatti che hanno portato alla caduta di Bianca Panzarino dal costone roccioso di Ferentillo. L’inchiesta, coordinata dal pm Tullio Cicoria, è condotta dai carabinieri che hanno sequestrato l’attrezzatura utilizzata dalla donna per scalare la parete rocciosa di Monterivoso.
La scalatrice, era accompagnata da un’amica, esperta anche lei di montagna. Sembra che Bianca Panzarino sia precipitata per diversi metri, almeno una decina. C’è da capire il perché. Da una prima ricostruzione, sembra che la donna sia salita senza problemi, fissando tutti gli strumenti che nella scalata consentono di ancorare la propria corda a dei punti di sicurezza. Ma, vicina alla vetta, qualcosa non ha funzionato.
Inutili i soccorsi che hanno tentato una disperata corsa contro il tempo per sottrarla al suo fatale destino. Difficile in un primo momento raggiungerla, visti i luoghi impervi in cui è accaduto l’incidente, tanto che è dovuto intervenire l’elicottero. Le ferite riportate sono apparse subito molto gravi e poche ore dopo il ricovero in ospedale la donna è deceduta.