Fly-Marche chiede un risarcimento di 500mila euro

PERUGIAOltre al danno anche la beffa. Per Sase, la società che gestisce l’aeroporto umbro ‘San Francesco’, che è tuttora in attesa di ricevere un pagamento di Euro 500mila euro da parte della compagnia aerea FlyVolare, somma che gli era stato versata come caparra, ora rischia di dover sborsare la stessa somme a FlyMarche, l’altra compagnia a cui si era affidata per il rilancio estivo dello scalo umbro con rotte per Olbia. Il motivo? Risarcimento danni «per l’inadempimento agli obblighi a suo tempo da assunti con accordo preliminare di sviluppo traffico passeggeri del 4 luglio 2017, ove venivano concordati tra le parti anche un piano di voli giornalieri relativi alla tratta da Perugia a Milano Linate (andata e ritorno), per un periodo iniziale di 6 mesi iniziale dal 15 settembre 2017 al 15 marzo 2018, in relazione al quale periodo si è verificato un mancato ricavo (sulla sola base degli accordi contrattuali) per l’importo di 1.257.076 euro, ciò provocando un mancato guadagno minimo (tolte le spese) di 475.020 euro».  Sase, nel frattempo era stata raggiunta anche da una diffida di pagamento per diverse decine di migliaia di euro per i servizi offerti più un risarcimento danni che supera il mezzo milione di euro. Nella diffida inviata in questi giorni dal tour operator con sede ad Ancona, l’avvocato della compagnia Massimo Cintioli, per conto del legale rappresentante Mario Ricciardi, chiede così il «recupero del credito maturato nel periodo dal 15 luglio al 13 agosto 2017 dalla mia assistita per il servizio di trasporto aereo fornito per le tratte dall’Aeroporto di Perugia a Olbia (andata e ritorno) per l’importo di 27.485 euro, nonché per il risarcimento del danno da lucro cessante relativo al periodo successivo sino al 15 settembre 2017 per il medesimo servizio per l’ulteriore importo di 43.182 mila euro».  I legali di FlyMarche evocano anche  un grave danno all’immagine e la mala fede. Per questo chiedono il pagamento delle somme, altrimenti si procederà alle vie legali. Di fronte a questo pasticcio il consigliere regionale di opposizione Claudio Ricci si interroga: “È notizia di oggi che Fly Marche chiede danni alla Sase, la società di gestione dell’aeroporto di Perugia, di 500mila euro. Non ha eseguito i servizi tra i quali, in estate, anche il mancato ritorno da Olbia e adesso chiede soldi. Dovevamo essere noi a
chiedere i danni e, invece, avviene l’opposto. Ma la Sase dov’è?”. Tra l’altro, “Sase ha comunicato che Blu Jet/Fly Volare, a cui sono stati dati 500mila euro per servizi mai svolti e per i quali non vi erano le autorizzazioni, dovrebbe ridare i soldi. Ma tutti e non la metà, dopo averli tenuti indebitamente per 6 mesi. Se non venissero ridati i 500mila euro, da Blu Jet/Fly Volare, è bene che chi deve intervenire, intervenga subito. Facciamo i conti – ironizza Ricci -. 500mila euro chiesti per danni da Fly Marche, più 500mila, a oggi in mano a Blu Jet/Fly Volare, fanno un milione di euro. Forse, ormai, rimane solo di chiamare il noto signor ‘Bonaventura’, sperando che ci riporti il classico milione (di euro e non di lire, come un tempo)”.

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