Foligno, 71° anniversario dei bombardamenti, Mismetti: “Per la pace serve un’Europa unita”

FOLIGNO – Celebrato oggi a Foligno il 71° anniversario del primo bombardamento aereo di Foligno, avvenuto il 22 novembre del 1943, per la liberazione della città dall’occupazione nazifascista. Prima la deposizione di una corona di alloro in piazza Don Minzoni, davanti al monumento dedicato alla pace e alla memorie, poi un incontro a palazzo Trinci con gli studenti della città.

“Oggi – ha detto il sindaco, Nando Mismetti, nel suo intervento – ricordiamo una giornata che ha profondamente segnato la storia della nostra comunità: vogliamo mantenerla vivo nella memoria per continuare a promuovere gli ideali di pace, di giustizia e di libertà su cui si fondano la nostra città e il nostro Paese. Il primo bombardamento su Foligno fu un attacco massiccio di 108 aerei che sganciarono oltre 250 bombe, danneggiando strutture strategiche, gran parte delle strade e delle fabbriche e numerose abitazioni civili. Erano le 12.53 del 22 novembre 1943: furono 97 i morti e 160 i feriti, in un attimo la città divenne impraticabile e la popolazione impaurita cercò rifugio nelle campagne. Dal 22 novembre del 1943 al 13 giugno del 1944, Foligno ha subito 36 bombardamenti che provocarono 127 vittime civili e distrussero il 50% del patrimonio edilizio pubblico e privato cittadino. Seppure gravemente ferita, la nostra città non si è mai risparmiata nella lotta per la liberazione dal nazifascimo, grazie alla quale sono nate la Repubblica italiana e la Costituzione democratica.Abbiamo il dovere di ricordare queste pagine importanti della nostra storia e di trasmetterle alle nuove generazioni, perché soltanto mantenendo viva la memoria del passato possiamo scrivere un futuro migliore”.

Mismetti ha anche evidenziato che “il 9 novembre scorso sono stati ricordati i 25 anni della caduta del Muro di Berlino: un evento che ha cambiato la storia dell’Europa e che ha sostanzialmente chiuso le vicende legate alla seconda guerra mondiale”

“La costruzione del Muro – ha detto il sindaco -è stata una diretta conseguenza del secondo conflitto mondiale e della successiva Guerra Fredda sorta tra i due blocchi di potere che governavano il mondo: quello sovietico e quello occidentale. Il Muro sancì una innaturale quanto dolorosa separazione della Germania e dell’Europa intera, fomentando odio e divisioni ideologiche che hanno ostacolato il processo di pace e la realizzazione di un’Europa unita e civile. A 25 anni dalla caduta, come cittadini europei, siamo chiamati a riflettere su queste pagine importanti della nostra storia per rinnovare il nostro impegno per la pace e per la costruzione dell’Europa unita”.

All’iniziativa, coordinata da Maura Franquillo, assessore alle politiche sociali e iniziative per la pace e la memoria, è intervenuta la professoressa Serena Rondoni che ha affrontato il tema: “Il difficile ‘900 dei popoli. Storie di conflitti subìti, liberazioni e ricostruzioni: 22 novembre 1943, primo bombardamento di Foligno 9 novembre 1989, caduta del muro di Berlino”.

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