Foligno, bimba nata morta, aperta un’inchiesta: la famiglia vuole chiarezza
FOLIGNO – Il caso della bimba nata morta all’ospedale di Foligno, nella notte tra il 26 e il 27 aprile scorsi, finisce in mano ai magistrati. La famiglia, infatti, vuole chiarezza su quanto accaduto e ha incaricato l’avvocato Camillo Franceschini di presentare un esposto alla procura della Repubblica di Spoleto per verificare la correttezza dell’operato dei medici e personale sanitario che per nove mesi hanno seguito la gravidanza della donna e poi il parto con cesareo d’urgenza.
I genitori, due quarantenni di Foligno, vogliono capire come sia potuta accadere una tragedia del genere. Ora sul corpo della piccola verrà eseguita l’autopsia e saranno effettuati tutti gli accertamenti tecnici necessari e irripetibili per ricostruire quanto accaduto.
Da quanto è stato possibile apprendere, la donna era ricoverata nel reparto di Ostetricia con delle contrazioni, ma tutto sembrava essere nella norma. Poi qualcosa è cambiato: i dolori che precedono il parto sono come scomparsi, la signora ha dato l’allarme, il battito cardiaco del feto era sempre più debole ed è stato effettuato un taglio cesareo d’urgenza ma quando la piccola è stata estratta dal grembo della madre era morta. Un dramma enorme, per i genitori impossibile da accettare. Anche la Usl Umbria 2 ha aperto un’indagine interna.
Il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale San Giovanni Battista di Foligno, diretto dal dottor Pier Luca Narducci, è considerato un’eccellenza in Umbria e attira pazienti da tutto il centro Italia. Nel 2015 si è registrato un notevole aumento di parti, 1.217, con soltanto il 27% di tagli cesarei, meno della media nazionale, tanto che Foligno è il secondo punto nascite dell’Umbria dopo Perugia, l’unico insieme all’ospedale del capoluogo ad avere parti superiori a mille unità, la cifra indicata dalla Società Italiana di Ostetricia e Ginecologia per definire “appropriato” un punto nascita.
La struttura è certificata Iso 9001 e accreditata istituzionalmente e garantisce servizi importanti come la guardia ostetrica, pediatrica e anestesiologica attiva giorno e notte, il parto in acqua, il parto indolore gratuito 24 su 24, apparecchi elettromedicali di ultima generazione. Sono inoltre attive importanti sinergie come il servizio di diagnostica prenatale di secondo livello, in rete con l’ospedale Bambin Gesù di Roma e la clinica Mangiagalli di Milano. Il reparto vanta anche il riconoscimento “3 Bollini Rosa’, da parte dell’Osservatorio nazionale della donna per l’attenzione verso le donne ricoverate.