Foligno Calcio, ecco perché è arrivata l’antimafia: “Il proprietario è un sorvegliato speciale”

FOLIGNO – Il Foligno Calcio ha avuto l’interdittiva antimafia non per ragioni legate all’attività della società sportiva, ma per il passato giudiziario del proprietario Antonino Spera che, secondo un decreto del Tribunale di Napoli, è un sorvegliato speciale. La notizia è stata riportata oggi dal quotidiano Il Messaggero. Il Prefetto di Perugia Raffaele Cannizzaro, nell’emettere il duro provvedimento dopo una richiesta di verifica avanzata dal Comune di Foligno, ha rilevato come Spera, che del società calcistica folignate possiede la totalità delle quote, sia stato sottoposto “alla misura della prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza per la durata di anni trè con obbligo di soggiorno nel Comune di Roma”. Così è arrivato lo stop al Foligno Calcio, che poi ha portato l’amministrazione comunale alla revoca della concessione dello stadio Enzo Blasone con la conseguente fine del campionato, visto che i Falchetti non hanno più un impianto in cui giocare le partite in casa.
Intanto i tifosi biancazzurri, in queste ore, hanno incassato la solidarietà del Commando Ultra Rieti 1997, che in un post su Facebook ha espresso “solidarietà alla tifoseria organizzata biancoblù, che negli anni ha di-mostrato attaccamento ai propri colori in giro per l’Italia e ci ha dato una mano concreta nel portare aiuti ai nostri concittadini colpiti dal terremoto di agosto scorso». I tifosi del Rieti sono “Sicuri che i falchetti torneranno a volare”. A Foligno tutti lo sperano.

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