Foligno, cani seviziati e gettati dalla finestra, Le Iene rivelano il presunto colpevole

FOLIGNO – La trasmissione Mediaset Le Iene ha rivelato il volto del presunto responsabile della morte orribile di cinque cani, la mamma e quattro cuccioli, seviziati e lanciati dalla finestra a Foligno, uno addirittura decapitato. Si tratta di un pregiudicato di mezza età, residente nel centro storico della città, con obbligo di firma dai carabinieri, secondo i vicini di casa intervistati dall’inviato de Le Iene, Filippo Roma, una persona problematica, se non pericolosa.
Davanti alle telecamere, l’uomo respinge in maniera un po’ confusa le accuse, poi sotto pressione, perde le staffe, inveisce contro la troupe della nota trasmissione, si rifugia nella caserma dei carabinieri di Foligno dove ha l’obbligo di firma, poi esce e minaccia nuovamente l’inviato: “Via via che t’ammazzo”.
Dopo la messa in onda delle immagini girate a Foligno, sui social è scattata grande indignazione, non solo al livello locale ma anche nazionale, tanto che l’associazione animalista “Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali Onlus”, insieme al Partito Animalista Europeo, “ha deciso di intervenire – recita una nota dell’ente – organizzando una manifestazione sotto casa dell’uomo per il prossimo 4 novembre. L’evento, pubblicato su Facebook, ha già raccolto centinaia di adesioni di cittadini che promettono di partecipare, indignati per quanto accaduto”. In poche ore, sono circa 200 gli iscritti e quasi 800 gli utenti a cui l’iniziativa interessa. E i numeri sono in continua crescita. Gli animalisti hanno deciso di organizzare la protesta perché “secondo quanto appreso – dicono – l’uomo avrebbe con se’ un altro animale, ovvero un cane di razza pitbull”. E dunque sono preoccupati per le sue sorti.
Enrico RIzzi Presidente Nazionale NOITA Onlus“E’ vergognoso – afferma Enrico Rizzi, presidente nazionale del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali- che questo signore, se così si può definire, sia ancora a piede libero. E’ inaccettabile che nelle disponibilità di questo infame ci sia anche un’altra potenziale vittima, ovvero un povero pitbull femmina. Ritengo vergognoso tutto ciò, per questo se lo Stato non è in grado di far rispettare le leggi, ci pensaranno i cittadini a farlo. Sabato 4 novembre saremo sotto casa sua. Vedremo se riuscirà a staccare la testa a centinaia di persone inferocite”.

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