Foligno, Comunanze agrarie: il Tar boccia lo scioglimento imposto dalla Regione

FOLIGNO – Alla fine hanno vinto i quattordici presidenti delle altrettante Comunanze agrarie di Foligno e con loro tutti i paesi che fanno parte di questi organismi che, da anni, tutelano le zone montane. Il Tribunale amministrativo regionale ha, infatti, bocciato lo scioglimento delle Comunanze del territorio folignate annullando le delibere e gli atti della Regione Umbria che ne avevano decretato la fine, suscitando indignazione e sconcerto. Era iniziato tutto lo scorso mese di febbraio quando la Regione aveva annunciato lo scioglimento delle quattordici comunanze agrarie del territorio sulla base di una mancata presentazione di un’istanza che doveva essere consegnata nel 1927, ben 88 anni. Così i presidenti avevano sottoscritto un documento chiedendo al sindaco di Foligno, Nando Mismetti, di intervenire “per bloccare questo atto autoritario tipico di altri tempi passati” e alla Regione “l’annullamento delle delibere della Giunta e dei decreti di attuazione”.
Dalla Regione però nessun cenno di apertura e così le Comunanze avevano deciso di procedere per vie legali, scrivendo prima al commissario per la Liquidazione degli Usi Civici del Lazio, Umbria e Toscana, Pietro Catalani, e poi facendo ricorso al Tar che con una sentenza del 17 novembre ha dato loro ragione. I presidenti delle Comunanze oggi esprimono soddisfazione e sono pronti a un confronto con la Regione per sistemare le cose, sempre che questa non decida di fare ricorso al Consiglio di Stato. Se così fosse, le Comunanze sono già pronte a dare battaglia.

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