Foligno, crisi maggioranza, Mismetti chiude ai dissidenti: “Irresponsabili, trarrò le mie conclusioni”

FOLIGNO – E’ andato male l’incontro di maggioranza in programma giovedì pomeriggio a Foligno, dopo l’esito del Consiglio comunale del 30 agosto scorso, in cui è mancato il numero legale per votare la mozione che riguardava l’ex Zuccherificio: i tre “dissidenti” (più una) non si sono presentati e la crisi politica del governo della città è sempre più grave. È lo stesso sindaco, Nando Mismetti, a far capire che non si gioca più: “La fase di confronto tra le forze di maggioranza si è chiusa: se ci sono le condizioni si va avanti, altrimenti trarrò le mie conclusioni”. Il che significa che, d’ora in poi, tutte le strade sono aperte. E la domanda è: rimpasto di Giunta, ridistribuzione di deleghe o dimissioni? Impossibile dirlo, l’unica cosa certa è che Mismetti ha chiuso le porte ai quattro consiglieri che da mesi fanno il bello e il brutto tempo in maggioranza e che ci sarà un gruppo di lavoro, con esponenti della coalizione, che valuterà meglio la situazione e poi si vedrà.
“Anche ieri – ha detto il primo cittadino – erano assenti i quattro consiglieri Lorella Trombettoni, Lorenzo Schiarea, Moreno Finamonti, Roberto Ciancaleoni, eletti nella coalizione di centrosinistra alle ultime consultazioni. In questi mesi si è cercato di trovare punti di condivisione ma i fatti dimostrano che non è stato possibile: la città non può continuare a vivere questa situazione di incertezza. Quello che è successo martedì conferma l’irresponsabilità del comportamento dei quattro consiglieri di fronte alla città, al di là delle possibili differenti valutazioni. Bisogna far capire chiaramente che non c’è in ballo alcuna discussione programmatica sul futuro della città – continua il sindaco – anche perché per confrontarsi bisogna incontrarsi e se l’assenza è costante, da quasi sei mesi, in Consiglio comunale e negli incontri di maggioranza, c’è poco da discutere. La realtà è una sola: c’è la richiesta di cambiare l’assetto della giunta comunale. Non interessa altro. Né che Foligno sia interessata da risultati di un percorso che ha portato la città ad un aumento di turisti (oltre il 20 per cento in due anni), né che l’Agenda urbana, con le risorse dai fondi europei, apra prospettive importantissime per il futuro della città, né che l’apertura della strada statale 77 introduca fattori di sviluppo per tutto il territorio, né che sia importante gestire la situazione del sisma che – anche se la nostra ricostruzione è stata buona – ci impone di mantenere alta l’attenzione. Non interessa neppure che la crisi economica che ha colpito il territorio umbro e nazionale abbia interessato in misura minore la nostra zona o che il bilancio sia a posto”. Mismetti ha fatto presente che “un gruppo di lavoro, composto da esponenti della coalizione di maggioranza, farà un ulteriore esame della situazione, nel giro di qualche settimana, per indicare i punti programmatici che, da qui alla fine della legislatura, possano trovare un punto di incontro. Con la rivisitazione del programma ci potrebbe essere la possibilità di cambiamenti negli assetti, sempre nel rispetto delle persone e dei ruoli. Voglio sottolineare che gli assessori li sceglie il sindaco e nessun altro. Se tutto ciò non sarà possibile, dovrò trarre le mie conclusioni”.

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