Foligno, crisi politica, Mismetti: “Irresponsabile pensare al ritorno alle urne”. Ronconi attacca il vescovo

FOLIGNO – Il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, rompe il silenzio dopo il consiglio comunale del 24 maggio in cui è stato approvato il bilancio di previsione ma si è aperta una profonda lacerazione nella maggioranza, tanto che è a repentaglio il futuro della legislatura. E lo fa attraverso una nota ufficiale in cui afferma che è “irresponsabile” tornare alle urne.
“Foligno – sottolinea Mismetti – ha tante sfide da affrontare in un momento delicato ma è irresponsabile pensare che il ritorno alle urne sia la soluzione più funzionale alle esigenze della città”. Il sindaco sottolinea che “è importante che ci sia stata la risposta, con il voto sul bilancio di previsione, dei consiglieri di maggioranza che hanno mostrato un alto senso di responsabilità. Il mio impegno è quello di costruire le condizioni per andare avanti nei prossimi tre anni per affrontare e risolvere le diverse questioni. Occorre, però, una maggioranza solida, coesa, convinta di lavorare al massimo per il bene della città. E’ indubbio – prosegue – che le difficoltà ci siano ma ci vuole la disponibilità per proseguire in questo percorso. La città, dopo un’importante opera di riqualificazione che si è svolta in questi anni, sta vivendo un momento importante con il consolidamento di eventi di rilievo nazionale. Con le opportunità, fornite dai fondi europei, si può guardare al futuro per una Foligno sempre più moderna e al passo con i tempi. Colgo l’occasione per ringraziare ancora i 12 consiglieri di maggioranza che hanno consentito di approvare il bilancio. Nei prossimi giorni verificherò le condizioni per proseguire l’attività”.

Intanto l’ex senatore Maurizio Ronconi, a nome di Movimento per Foligno, lista di maggioranza rappresentata dal “dissidente” Lorenzo Schiarea che reclama un posto in giunta, attacca il vescovo di Foligno, mons. Gualtiero Sigismondi, che era intervenuto bacchettando il Consiglio comunale (tra le righe in particolare proprio i “dissidenti”) e affermando che “le attese della gente vengono prima di una poltrona”.
E lo fa attraverso una nota: “E’ il caso, forse, di rassicurare il vescovo di Foligno che in Comune non è in atto alcun regolamento di conti. Sono procedimenti questi che non appartengono alla storia e al metodo dei cattolici democratici e moderati del Movimento per Foligno. E’ di tutta evidenza che il vescovo di Foligno è stato male informato sul bilancio e sulle situazioni amministrative di Foligno.
Al vescovo – afferma Ronconi – ricordiamo che il Movimento per Foligno da ben un anno ha chiesto una verifica di maggioranza non ottenendo alcuna risposta, che a causa di un bilancio a dir poco fallimentare, i dipendenti della FILS, partecipata dal Comune, rischiano il posto di lavoro, che la questione dell’area dell’ex zuccherificio rischia di provocare uno tsunami alle finanze del comune con gravissime ripercussioni sulle famiglie di Foligno, che l’Ospedale di Foligno rischia un grave declassamento , che l’AFAM offre un supporto economico alla amministrazione comunale a dir poco risibile, che il centro storico sopravvive a se stesso solo grazie a movide e sagre paesane, che decine di aziende vivono momenti difficilissimi senza che l’amministrazione comunale abbia proposto un progetto di sostegno, che langue la necessaria progettualità che possa garantire un futuro dignitoso alla città”.
Poi l’affondo: “Sono questi, e non altri, i motivi della legittima richiesta da parte del Movimento per Foligno e di altri consapevoli consiglieri di maggioranza di una verifica politico programmatica di metà mandato, la preoccupazione seria di corrispondere al mandato degli elettori e non certo quello di difendere o conquistare poltrone da sempre occupate da coloro che il vescovo sembra difendere. Ci è stato risposto come se avessimo procurato un delitto di lesa maestà. Vorrei infine rassicurare il vescovo di Foligno che il Movimento per Foligno ha sempre giocato a carte scoperte, mai con gli infingimenti o le false promesse che, è sotto gli occhi di tutti, sono invece di altri. Ed infine la rassicurazione più forte: i cattolici democratici e moderati del Movimento per Foligno si impegnano in politica così come insegnò Sturzo, in modo laico: a noi i fanti, ad altri i santi”.

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