Foligno, oggi bilancio consuntivo in Aula. Il M5S presenta mozione di sfiducia contro Mismetti
FOLIGNO – Nuova prova per la maggioranza di centrosinistra a Foligno, da settimane nel mezzo di una crisi politica che rischia far saltare il secondo mandato del sindaco Nando Mismetti. Dopo l’approvazione sul filo di lana (per un voto) del bilancio preventivo, oggi alle 16.30 si torna in aula per il consuntivo 2015, che dovrà essere deliberato dal Consiglio comunale entro il 7 giugno, termine ultimo per dare il via libera a quest’atto fondamentale per il futuro della legislatura, pena il commissariamento del Comune.
Negli ultimi giorni, all’interno della maggioranza il confronto è stato intenso ma i nervi sono ancora tesi, con i tre “dissidenti” (Roberto Cinacaleoni dei Socialisti, Moreno Finamonti del Pd e Lorenzo Schiarea del Movimento per Foligno) che sembrano voler restare sull’Aventino, Elio Graziosi (ex Pd ora Gruppo misto) che ha annunciato di votare il bilancio ma anche di voler uscire poi dalla maggioranza e Lorella Trombettoni che era dimessa da presidente della prima commissione votando il preventivo ma chiedendo “l’azzeramento del management” della partecipata Fils e altri malumori. Una situazione per cui non c’è da dormire sonni tranquilli e che non si sa dove porterà in futuro.
Intanto il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione di sfiducia verso il sindaco, invitando tutti i consiglieri comunali a sottoscrivere l’atto nella giornata domani. I consiglieri comunali del M5S, Fausto Savini e Samuele Proietti, hanno chiesto “a tutti i consiglieri comunali, siano essi di minoranza che di maggioranza un atto di responsabilità e coraggio per porre fine a questo oramai irreversibile stato di fibrillazione della giunta Mismetti che genera nella cittadinanza una palese sensazione di totale ingovernabilità della città. È un atto dovuto dei consiglieri tutti nei confronti della cittadinanza – spiegano – verificare in maniera inequivocabile se l’attuale sindaco Nando Mismetti e, conseguentemente la sua giunta, hanno i numeri necessari per poter governare questa città con tranquillità senza essere continuamente sottoposto a ricatti istituzionali”.