Foligno, elezioni Quintana, spunta il nome di Bartoli. Irrompe la politica: Filipponi attacca Mismetti, Romagnoli sostiene Metelli

FOLIGNO – Il mistero sul futuro della Quintana s’infittisce e per di più ora ci mette il becco anche la politica. Nelle scorse ore, a sorpresa, un non meglio precisato gruppo “Comitato Quintana” ha diffuso una lettera annunciando la candidatura alla guida della manifestazione di Massimo Bartoli, noto farmacista folignate da tempo impegnato nel mondo della Quintana (la moglie è la prima dama del Contrastanga), contro quella di Domenico Metelli, presidente uscente dell’Ente Giostra, a caccia del quinto mandato consecutivo, sul cui nome i dieci rioni si sono divisi a metà, determinando il rinvio delle elezioni previste lo scorso 16 gennaio. Se finora, nonostante la spaccatura, non si era fatto alcun nome alternativo a Metelli, nelle scorse ore è improvvisamente spuntato quello Bartoli. Nella lettera, inviata solo ad alcune redazioni locali, viene detto che quest’ultimo avrebbe fatto alcune riunioni di confronto nelle quali sarebbe emersa la volontà di costruire un direttivo composto da ex cavalieri e priori, liberi professionisti, imprenditori di fama e alcuni nomi della vecchia gestione per una Quintana più coerente dal punto di vista storico, più aperta alla città e meno costosa, soprattutto sul fronte degli eventi mondani e del compenso dei cavalieri. Insomma, un cambiamento radicale e una candidatura a sorpresa annunciati in maniera piuttosto non convenzionale, tanto da far pensare a una sorta di scherzo di Carnevale a pochi giorni dalle nuove elezioni: il 30 gennaio scadono i termini per presentare le candidature, mentre il voto è previsto il 6 febbraio. Il diretto interessato, però, non ha affatto smentito la sua disponibilità a lavorare per la Quintana, pur affermando di non conoscere il comitato che ha “lanciato” la sua candidatura alla guida dell’Ente Giostra.

E come se non bastasse, a confondere le acque e a rendere il clima ancor più teso, ci si mette anche la politica. Se il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, aveva deciso di non interferire preferendo lasciare campo libero ai rioni e limitandosi a fare una sorta di appello alla “responsabilità per il bene della manifestazione”, l’opposizione è scesa in campo con Stefania Filipponi, capogruppo di Impegno Civile, che accusa il primo cittadino di aver fatto nomine all’interno della Quintana che “violano i principi di rappresentatività democratica”.

“Il Comune di Foligno – evidenzia la Filipponi in nota diffusa alla stampa – è socio di diritto della Quintana ed ha i suoi rappresentanti in seno all’Ente. Per la prima volta il sindaco ha ritenuto di escludere quello indicato dalle opposizioni, individuando entrambi i consiglieri nell’ambito della maggioranza. Mismetti, invece di continuare ‘ad occupare il territorio’ attraverso nomine che violano anche principi di rappresentatività democratica, dovrebbe assumersi le responsabilità connesse al suo ruolo, come avviene in città ove si tengono manifestazioni analoghe, chiedendo un programma per lo sviluppo dell’evento, un rendiconto della situazione economico patrimoniale e, se del caso, un piano di risanamento, per dare un fattivo contributo alla vera ‘rinascita’ della manifestazione”.

Anche Massimiliano Romagnoli, del gruppo di opposizione “Amoni Sindaco” è intervenuto sulla questione Quintana, auspicando la riconciliazione dei dieci rioni e lasciando intendere di sostenere la riconferma di Domenico Metelli.

“E’ innegabile che la Quintana, negli ultimi anni, sia cresciuta molto da tutti i punti di vista, tanto da arrivare alla candidatura a patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. Simili risultati- evidenzia Romagnoli – sono frutto del lavoro di tutti i quintanari, nessuno escluso, sia dei rionali, che dell’Ente Giostra e del suo presidente Domenico Metelli. Proprio per tali ragioni, non si comprende a cosa sia dovuta una simile frattura fra i dieci rioni e, ancor meno, comprendiamo perché si chieda ad un Presidente uscente che ha fatto bene, di non candidarsi a continuare nel suo lavoro. La democrazia vuole che tutti possano candidarsi alle cariche elettive e che tutti gli aventi diritto al voto esprimano, liberamente e senza condizionamenti, il proprio giudizio dando fiducia ad un candidato o ad un altro.Per questo, mi auguro che la Quintana ritrovi la sua unità, magari con un candidato unico, ma se ciò non sarà possibile, che vada alle elezioni e scelga il suo Presidente ed i suoi Magistrati, scongiurando il ventilato intervento del Comune finalizzato a governare l’Ente in caso di mancata elezione dei vertici. Ciò rappresenterebbe un fallimento di tutta la città di Foligno e non farebbe certo bene alla Quintana”.

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