Foligno, ex Zuccherificio, accordo Coop-Comune dopo 20 anni. E Mismetti traccia bilancio di fine mandato

FOLIGNO – Da una parte si chiude una fase politica di circa 20 anni, partita con il sisma del 1997, d’altro canto è stato messo a punto l’accordo tra giunta comunale e Coop per l’area dell’ex zuccherificio, che dovrà essere prossimamente votato dal Consiglio comunale. Al termine del suo mandato amministrativo il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ha tracciato un bilancio dell’attività svolta negli ultimi anni, “segnati dalla rinascita della città dopo il sisma” e guarda al futuro annunciando che “dopo 2 anni di incontri e confronti la giunta ha approvato l’accordo con la Coop per l’area dell’ex zuccherificio che interessa anche un’altra area della città, l’ex sansificio. Ieri l’intesa varata dalla giunta e che la stessa Coop ha approvato, attraverso il suo Consiglio d’amministrazione. Ora la pratica verrà esaminata dal Consiglio comunale”. Mismetti – presenti all’incontro con la stampa gli assessori Rita Barbetti, Graziano Angeli, Giovanni Patriarchi, Maura Franquillo e il consigliere incaricato per lo sport Enrico Tortolini – ha ricordato i passi in avanti compiuti “dopo il sisma. Ora si chiude un ciclo e si apre una nuova pagina per la città dove le forze politiche dovranno misurarsi sulle idee e sugli obiettivi dei prossimi 10-15 anni. La città ha mostrato capacità di accoglienza, vivacità e spirito di innovazione. Il successo del centro di selezione dell’esercito è dovuto anche alla natura accogliente della nostra comunità. E’ aumentata la capacità di attrazione della città. I dati del turismo (+ 5% per le presenze e + 6% per gli arrivi nel 2018 rispetto al 2017) lo testimoniano. E Palazzo Trinci ha fatto registrare 14mila visitatori nel 2018. Ma a Foligno si dà molta importanza alla formazione anche per rispondere alle esigenze di un polo industriale (con il settore meccanico e aerospaziale in particolare) che è il principale dell’Umbria. Sono stati mantenuti importanti livelli occupazionali. In questo periodo l’intervento strutturale della 77 che poteva avere ricadute preoccupanti sull’economia montana ha permesso, invece, di far crescere le presenze in diverse zone dell’area, da Rasiglia a Pale a Colfiorito, anche grazie agli interventi di riqualificazione compiuti”.

Il sindaco ha parlato anche delle società partecipate. “La chiusura della Fils non è stata certo positiva – ha detto – ma non si poteva fare altrimenti. La Foligno Nuova è stata chiusa. La Afam viene gestita all’insegna della qualità. Per la Vus si va verso il processo di riorganizzazione dei rifiuti. Ora con l’attivazione del biodigestore, si procederà alla messa in rete del metano dando via alla cosiddetta economia circolare con l’utilizzo dei rifiuti per produrre nuova energia. Abbiamo mantenuto la barra per mantenere il livello delle politiche sociali individuando anche le misure giuste per l’edilizia popolare riportando 22 famiglie a vivere nelle frazioni”. Tra i temi trattati il sindaco ha accennato alle tante opportunità derivate dai fondi europei. “Tra Agenda Urabana e il Psr, la città potrà contare su 10 milioni di euro per opere di miglioramento e innovazione – ha detto Mismetti – alcune sono già attuate come la pubblica illuminazione e altre sono in corso come le piste ciclabili (al termine dei lavori ci saranno altri 10 chilometri di piste ciclabili, per complessivi 30 chilometri). Notevoli sono stati gli interventi per l’impiantistica sportiva – ha proseguito – dalla palestra di Sterpete alla nuova pista di atletica, fino all’edilizia scolastica con la scuola di Scafali, già realizzata, e quella di San Giovanni Profiamma, con fondi esclusivamente comunali, pari a 1,4 milioni di euro. Complessivamente saranno i 23 milioni di euro per le nostre scuole. Ribadisco che la città è cresciuta nel campo della formazione. Credo che tre realtà, di successo, come Nemetria, il Laboratorio di Scienze Sperimentali e il Centro Studi “Città di Foligno” debbano mettersi in rete per razionalizzare al meglio le risorse”. Sulle tensioni registrate in questi anni nella maggioranza, Mismetti ha sottolineato che “sono derivate dai tanti cambiamenti politici avvenuti”.

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