Foligno, futuro ospedale, consiglio comunale senza proposte

FOLIGNO – Nessuna proposta per il futuro dell’ospedale di Foligno. Il consiglio comunale straordinario, convocato il 29 marzo per discutere delle politiche sanitarie per il territorio, è stato inutile. Come accaduto la scorsa settimana per la vicenda dell’ex zuccherificio, non è stata infatti assunta nessuna decisione concrete ma si è assistito a tre ore di dibattito fatto soprattutto di polemiche fra i diversi schieramenti. A sollecitare il confronto erano stati tre consiglieri di maggioranza (Moreno Finamonti del Pd, Lorenzo Schiarea del Movimento per Foligno e Roberto Ciancaleoni dei Socialisti) e alcuni di opposizione, che avevano chiesto una seduta aperta a contributi esterni. Richiesta non accettata dal presidente dell’assemblea legislativa, Alessandro Borscia, convinto che prima occorresse fare un percorso di discussione e di approfondimento interni, nelle apposite commissioni. Da qui le prime polemiche anche all’interno di parte della maggioranza.
Tanti gli interventi registrati durante il dibattito, molti dei quali duri contro l’amministrazione comunale che non avrebbe fatto e non starebbe facendo abbastanza per salvaguardare il futuro dell’ospedale di Foligno, messo a rischio dalla riorganizzazione del sistema sanitario e dal pensionamento di alcuni primari considerati eccellenze. L’unico atto concreto, nell’ambito della discussione, è stato un ordine del giorno presentato dalla capogruppo del Pd, Seriana Mariani, con cui si impegnava la giunta comunale a “sostenere il ruolo dell’ospedale garantendo la massima attenzione attraverso un dibattito politico aperto all’intera città e a sollecitare tutte le azioni necessarie, da parte della Regione Umbria e della dirigenza dell’Usl 2, a mantenere il ruolo e la posizione che il presidio ospedaliero di Foligno ha avuto finora”. Il documento è stato però ritirato, viste le critiche sollevate non solo tra l’opposizione ma anche tra parte della maggioranza, che avrebbe voluto approfondire meglio la questione. L’assemblea si è conclusa con il rinvio della discussione nella terza commissione consiliare, convocata il 12 aprile prossimo, alle ore 16, presente il nuovo direttore generale della Usl Umbria 2, Imolo Fiaschini, con il quale si parlerà del ruolo e del futuro dell’ospedale di Foligno ma anche della situazione della sanità nel territorio e dell’assetto dei servizi socio-sanitari, considerando la riorganizzazione del sistema sanitario regionale in un quadro nazionale piuttosto complesso, più volte delineato dall’ex assessore regionale alla sanità, Luca Barberini, che poco prima di dimettersi aveva affrontato un dibattito pubblico proprio sul futuro dell’ospedale di Foligno. Iniziativa organizzata da medici, operatori sanitari e sindacati, nel corso della quale Barberini aveva annunciato al necessità di “promuovere un nuovo modello di sanità, con un sistema che non può più essere ‘ospedalocentrico’, come negli anni Settanta, cioè basato su tanti piccoli ospedali che funzionano male, perché ne va dell’appropriatezza delle prestazioni erogate e perché al livello nazionale sono stati individuati nuovi standard ospedalieri che ci impongono di razionalizzare per garantire qualità e sicurezza” e detto che “Foligno per storia, dimensioni, professionalità e competenze espresse dovrà essere centro di riferimento della regione e guardare oltre i confini regionali, ma va riorganizzato pensando a una rete di emergenza vera, attiva 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno. Da prevedere anche la collaborazione con l’ospedale di Spoleto, come un grande corridoio a 4 corsie per la sanità umbra”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.