Foligno, i numeri per il bilancio ci sono (forse) ma l’allerta resta alta. Mismetti: “Penso comunque alle dimissioni”

FOLIGNO – “Al momento i numeri per votare il bilancio ci sono, ma solo martedì pomeriggio in consiglio comunale sapremo quale sarà lo scenario reale. Non credo che la nostra città meriti tutto questo e penso comunque alle mie dimissioni”. Parole del sindaco di Foligno, Nando Mismetti, all’assemblea comunale del Pd dopo una lunga giornata d’incontri e trattative interne alla maggioranza in vista della seduta del Consiglio comunale convocata per il 24 maggio, con l’ordine del giorno l’approvazione degli atti contabili fondamentale per evitare il commissariamento dell’ente. In pratica, da quanto si è capito, con il voto di Elio Graziosi (ex Pd ora Gruppo misto) e una sorta di ricucitura con Lorella Trombettoni (consigliere Pd, che si è dimessa da presidente della prima commissione in polemica con il resto della maggioranza sul futuro della Fils, società partecipata dal Comune) basata su un documento relativo alla Fils, sembra che siano 12 più il sindaco, su un totale di 24, i consiglieri disposti a votare il bilancio, escludendo i tre “dissidenti” (Roberto Ciancaleoni dei Socialisti, Moreno Finamonti del Pd e Lorenzo Schiarea di Movimento per Foligno) che risultano “dispersi”.
Mismetti, nella serata del 23 maggio, ha riferito al partito le ultime novità, togliendosi anche qualche sassolino dalle scarpe. “Dopo il lavoro asfissiante di questi giorni – ha detto – siamo arrivati a questo punto. Sinceramente non ho ancora capito di che parliamo, perché qui non c’è una questione politica. C’è stato un rifiuto al confronto dei ‘tre moschettieri’ (nrd, i tre dissidenti), che non partecipano da mesi e sapete bene quali siano le loro richieste… Dobbiamo essere consapevoli che potremmo salvarci sul bilancio, ma la situazione è difficile. Non ho fiducia che riusciremo ad avere una maggioranza stabile e non ne capisco le ragioni fino in fondo. Sarà ora che il partito si assuma la responsabilità di chi seleziona, le conseguenze di oggi sono frutto delle scelte di ieri. Non so quali saranno gli scenari possibili, se andremo in consiglio e se darò le dimissioni, ci penserò in queste ore. So solo che Foligno non merita questo, mi auguro che il dodicesimo consigliere confermi il voto annunciato e che approveremo il bilancio per mettere in sicurezza la città, poi sarà necessario aprire un confronto serio”.
Mismetti ha anche evidenziato che “mai a Foligno c’è stata l’onta del commissariamento, nemmeno nel 1989 quando ci fu il dissesto finanziario: tutti cercarono di evitarlo per il bene della comunità” e ribadito che “il comune di Foligno è sano, ha i conti in ordine, c’è un avanzo di bilancio, le tasse sono medio-basse, c’è grande attenzione ai bisogni delle persone e ai servizi, la città è viva e proiettata al futuro con progetti importanti legati anche ai fondi europei”.
Per Mismetti. dunque, “al momento resta aperto il confronto per arrivare a definire una possibile soluzione positiva per l’approvazione del bilancio. Rimangono aperte le questioni politiche che richiederanno più tempo e sarà necessario vagliare nell’ambito di un percorso aperto alle associazioni e alla società civile, per consolidare una maggioranza più forte per i prossimi tre anni”.
Insomma tutto in bilico fino all’ultimo minuto, con l’auspicio di riuscire ad approvare il bilancio per poi capire come e se andare avanti.

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