Foligno, matrimoni gay, Mismetti bacchetta Piccolotti (Sel): “Non si gioca con i diritti e non si infrange la legge”
FOLIGNO – Sulla registrazione dei matrimoni gay avvenuti all’estero è scontro aperto tra il sindaco Nando Mismetti ed Elisabetta Piccolotti, capogruppo di di Sel in Consiglio comunale.
L’ex assessore alla cultura, oggi all’opposizione come unica rappresentante di Sinistra ecologia e libertà, aveva presentato una mozione per consentire la trascrizione, nei registri di stato civile del Comune di Foligno, delle unioni civili fra persone dello stesso sesso contratte all’estero. Nella seduta del 14 ottobre l’atto è stato approvato dal Consiglio comunale, ma con una serie di emendamenti che hanno di fatto bloccato la pratica, assegnando agli uffici tecnici il compito di verificare la legalità delle registrazioni eventualmente richieste.
Immediato il commento della Piccolotti, che ha pesantemente attaccato sindaco e maggioranza.
“La ragione di questa scelta – ha detto in una nota l’esponente di Sel – va rintracciata in una doppia verità: da un lato il sindaco Nando Mismetti si dice astrattamente favorevole, dall’altro però non si assume la responsabilità di fare atti concreti e condurre una battaglia politica, civile e giuridica per far valere nella nostra città diritti fondamentali delle persone riconosciuti dai trattati europei e in particolare dall’art.9 della Carta di Nizza. Un vero peccato – continua – e un copione già visto, ad esempio sul registro dei testamenti biologici, che dimostra per l’ennesima volta l’arretratezza culturale di questo Sindaco e di una parte maggioritaria del Pd folignate. Mentre in tutta Italia sindaci coraggiosi come Pisapia, Marino, Merola e tanti altri portano avanti una battaglia di civiltà, il nostro Sindaco decide di ritirarsi nelle retrovie e di coprirsi con la foglia di fico di parole generiche e con lo scudo dell’inattività del Governo Renzi sui temi della libertà e dell’uguaglianza delle persone. Avremmo voluto una Foligno in prima linea, abbiamo una Foligno di retroguardia. “Il futuro è già qui”, recitava lo slogan di Mismetti, ma se il futuro è questo allora è tremendamente uguale al passato”.
Non si è fatta attendere la replica del sindaco, che ha accusato Piccolotti di essere “strumentale”.
“Non si gioca con i diritti e le sofferenze delle persone soltanto per piantare una bandierina – ha affermato Mismetti – e non si può infrangere la legge, un conto sono i principi e un conto le regole: non si possono illudere i cittadini con atti amministrativi che rischiano di non avere alcun valore legale”.
“Le parole della Piccolotti sono strumentali e prive di fondamento – ha sottolinea ancora il sindaco – perché il Consiglio comunale di Foligno, lo scorso 14 ottobre, ha approvato un atto di indirizzo, sul quale la rappresentante di Sel si è astenuta, in cui viene ribadita la volontà di tutelare i diritti delle persone, auspicato che il Parlamento approvi una legge sulle unioni civili, adeguandosi alla normativa europea, e dato mandato al sindaco di promuovere un percorso per fare in modo che la trascrizione dei matrimoni gay nei registri comunali sia una cosa seria e non una trovata politica.
Per quanto mi riguarda – ha continuato Mismetti – ho espresso con chiarezza il mio pensiero, dando mandato agli uffici comunali competenti di valutare la fattibilità di questa tipologia di atti, affinché possano essere davvero validi e a norma di legge qualora venissero adottati. A me non interessa ciò che fanno altri sindaci definiti ‘coraggiosi’ dalla Piccolotti, ognuno ha il suo modo di considerare le istituzioni e le norme: io credo che i comportamenti di un sindaco debbano essere innanzitutto coerenti con il concetto di legalità”.