A Foligno ostetricia e ginecologia da record: 1.200 parti, 2mila interventi, utenti da tutto il centro Italia. Narducci: ”Siamo un’eccellenza, ma servono più medici”

FOLIGNO – La buona sanità esiste e abita nella struttura complessa di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Foligno, diretta dal dottor Pierluca Narducci, uno dei migliori ginecologi italiani, che nel giro di pochi anni ha reso il reparto un’eccellenza del sistema sanitario umbro e un punto di riferimento importante per pazienti provenienti da tutto il centro Italia.

A parlare sono i numeri: dal 2006 a oggi, si è registrato un vero e proprio boom di parti, tanto che Foligno è il secondo punto nascite dell’Umbria, dopo Perugia; in continua crescita il numero di interventi chirurgici eseguiti (oltre 2mila l’anno, di cui il 25% su pazienti da fuori regione e il 40% da altre Usl umbre) la maggior parte dei quali con tecniche chirurgiche mininvasive laparoscopiche, specialità del dottor Narducci, primo in Umbria a utilizzarle già 25 anni fa; la struttura, certificata certificata Iso 9001 e accreditata istituzionalmente, garantisce servizi importanti come la guardia ostetrica, pediatrica e anestesiologica attiva giorno e notte, il parto in acqua, il parto indolore gratuito 24 su 24, apparecchi elettromedicali di ultima generazione.

La vera forza del reparto – insignito del massimo punteggio ‘3 Bollini Rosa’, da parte dell’Osservatorio nazionale della donna per l’attenzione verso le donne ricoverate – è il personale altamente qualificato: 9 medici ginecologi, 22 ostetriche, una decina di infermieri. Una squadra che il dottor Narducci definisce “appassionata ed entusiasta”, ma anche “costretta a clonarsi” per riuscire a sostenere la mole di lavoro che caratterizza questa eccellenza. Una “criticità” non da poco che, secondo il direttore della struttura, andrebbe risolta attraverso “una più illuminata riorganizzazione regionale”, magari a partire dal 2015, visti i significativi risultati ottenuti anche nell’anno appena trascorso, che il dottor Narducci racconta in esclusiva a Umbria Domani.

Dottore, può tracciare un bilancio del lavoro svolto, nel 2014, dal reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Foligno?

“È stato un anno molto intenso e sono i numeri a parlare. Per comprenderne fino in fondo la portata, è bene fare un’importante premessa: la persistente crisi economica comporta evidenti difficoltà per coppie e famiglie che, in una sorta di ‘strategia di adattamento’, contraggono e posticipano la fecondità, rendendo bassa la propensione ad avere un figlio (si stimano circa 1,4 figli per donna); dal ‘baby boom’ degli anni ‘60 e ’70, con circa un milione di nati l’anno, in Italia si è passati a poco più di 500mila nati nel 2014, 35mila in meno dell’anno precedente, nonostante la presenza di donne straniere. A fronte di tutto ciò, nel nostro reparto, dove fra l’altro le straniere rappresentano solo il 25% delle assistite, nel 2014 il numero dei parti è aumentato: 50 in più del 2013, attestandosi intorno a 1.200 parti. Oggi Foligno rappresenta il secondo punto nascite della regione, dopo Perugia: gli unici due punti nascita in Umbria che contano più di mille parti l’anno. I nostri numeri parlano chiaro, quindi, anche per quanto riguarda l’attività assistenziale ginecologica, compresa la chirurgia oncologica-ginecologica, una delle nostre specialità, che ha fatto registrare un aumento del 45% rispetto al 2013. In totale, nel 2014, abbiamo effettuato circa 2mila interventi di chirurgia maggiore e minore, con tecniche chirurgiche classiche e mininvasive. In generale, pratichiamo interventi di uroginecologia (incontinenza urinaria, prolasso genitale) e oncologici (utero, ovaie, vulva), interventi per sterilità (correzione di malformazioni uterine, diagnostica di sterilità isteroscopia e laparoscopica) e per endometriosi”.

A cosa pensa sia dovuto questo incremento dei numeri?

“Per quanto riguarda le nascite, ha in parte influito il lento esaurirsi, fino alla chiusura, del punto nascita di Assisi. Ma constatando che molti parti sono di donne provenienti da tutta l’Umbria e alcune da fuori regione, credo che sia dovuto all’appropriatezza assistenziale del mio reparto, percepita spontaneamente dall’utenza, certificata e accreditata istituzionalmente. L’organizzazione e la professionalità attestate rappresentano una garanzia e sono alla base per far fronte a tutte le problematiche mediche, spesso con carattere di urgenza o emergenza, che purtroppo l’ostetricia ha insite in sé. Per portare esempi concreti, nel mio reparto è possibile eseguire un cesareo in emergenza nel giro di 3-5 minuti, oppure predisporre un’organizzazione multidisciplinare, con anestesisti e cardiologi interventisti, atta a far fronte alle possibili emorragie post-partum, garantendo l’incolumità della salute della donna e il mantenimento della sua fertilità, senza ricorrere tout court all’isterectomia post-partum”.

E per quanto riguarda la ginecologia?

“Sintetizzerei il motivo del continuo aumento della nostra attività rimarcando la qualità assistenziale fornita, che si impernia nell’ormai prevalente ricorso alla chirurgia mininvasiva, laparoscopica e per via vaginale, con alte tecnologie e un’esperienza ormai ventennale. Per citare alcuni dati, da noi il 70% delle isterectomie sono eseguite con laparoscopia e oltre il 95% degli interventi oncologici per patologia benigna in laparoscopia, così come il trattamento del carcinoma dell’endometrio e dell’ovaio. La specialità della chirurgia mininvasiva, che ha numerosi vantaggi sia per le pazienti sia per il sistema sanitario nazionale, è una grande attrattiva per il nostro reparto, al punto tale che il 25% degli interventi sono eseguiti su pazienti da fuori regione (Lazio, Marche e Toscana in particolare) e il 40% su pazienti provenienti da altre Usl dell’Umbria. In generale, posso affermare, con molta soddisfazione, che nel nostro reparto esiste una autonomia chirurgica laparotomica, laparoscopica e vaginale tale da adattare l’intervento nell’interesse del paziente e non del chirurgo. Mi piace anche ricordare l’enorme l’attività svolta nel nostro reparto sul fronte della prevenzione oncologica al livello ginecologico, con un servizio di colposcopia e isteroscopia accreditato al livello regionale e di ecografia ginecologica-oncologica di secondo livello”.

L’ostetricia di Foligno offre molte opportunità sul fronte del parto: non si corre il rischio di “medicalizzare” eccessivamente un evento che il più delle volte è naturale?

“Assolutamente no! Nel nostro punto nascita si pone particolare attenzione al parto naturale, anche grazie all’ottimo lavoro e raccordo con gli operatori sanitari del territorio, come consultori e distretti. Basti pensare che la percentuale di tagli cesarei è ferma al 26%, ben al di sotto del poco lusinghiero primato italiano del 38%. Inoltre abbiamo ostetriche veramente brave e appassionate, in grado di garantire un elevato numero di parti attivi e parti in acqua, dove è la sola ostetrica, con la sua esperienza ed empatia, a condurre l’assistenza al parto. Non va poi dimenticato che il nostro punto nascita, ormai da anni, è dotato di un servizio gratuito, 24 ore su 24, di parto indolore: primo a essere stato istituito in Umbria, con ben 14 anestesisti preparati a tale scopo e sempre a disposizione. È chiaro che, a fronte di questa volontà di non mortificare la naturalezza dell’evento parto-nascita, c’è tutta un’organizzazione assistenziale unica in Umbria, certificata Iso 9001 e accreditata istituzionalmente, sempre pronta a intervenire in caso situazioni con caratteristiche di emorragia, che in ostetricia non possono mai essere escluse, garantendo la sicurezza della paziente e del nascituro. Penso che tutto ciò sia la condizione caratterizzante un buon punto nascita e al passo con i tempi, che può essere sintetizzata nel garantire ‘appropriatezza assistenziale per nascere sicuri’ che, tra l’altro, è quanto richiesto al livello governativo nazionale e regionale. Per fare un esempio, non può esistere il parto in acqua se i protocolli non prevedono ogni tre mesi una valutazione, con nulla osta dell’istituto di igiene, a garanzia della sterilità della vasca; oppure, altro esempio, sarebbe l’assistenza sarebbe inappropriata senza la disponibilità di un’emoteca, di un servizio di rianimazione, di un servizio di radiologia interventistica, di anestesisti h24, di una sala operatoria adibita solo all’ostetricia, di un cesareo in emorragia in meno di dieci minuti”.

Dottore, esistono delle criticità e quali sono le aspettative per il futuro?

“Esistono certamente delle criticità: direi che la maggiore è la ristrettezza dell’organico medico, purtroppo numericamente insufficiente di fronte a tale mole di lavoro. Finora abbiamo risolto tale criticità con la passione, la dedizione, la dedizione al lavoro, l’entusiasmo dei miei collaboratori che si sovraccaricano di tanti sacrifici che li portano, come dico io, quasi a ‘clonarsi’ per essere sempre pronti a garantire assistenza adeguata. Per il futuro – volendo sempre lavorare con professionalità, appropriatezza, qualità e rispetto delle regole lavorative – pur consapevole dei difficili tempi che corrono e delle ristrettezze economiche, vedrei logica una redistribuzione della forza lavoro tra i vari punti nascita dell’Umbria. Il tutto nell’ottica di una più illuminata riorganizzazione regionale, tesa a migliorare l’efficienza organizzativa e clinica e l’appropriatezza dell’attività ospedaliera. È questo il mio auspicio per il 2015”.

Un pensiero riguardo “A Foligno ostetricia e ginecologia da record: 1.200 parti, 2mila interventi, utenti da tutto il centro Italia. Narducci: ”Siamo un’eccellenza, ma servono più medici”

  • Gen 2, 2015 in 19:21
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    Sono stata operata pochi giorni fa di isterectomia presso l’Ospedale di Foligno dal Dott.Pierluca Narducci e mi sento di confermare pienamente i contenuti ammirevoli espressi nel vostro articolo. Mia figlia e’ nata ad Assisi quando il Dottor Narducci era primariol li, ( io vivo a Perugia), successivamente essendosi spostato a Foligno non ho esitato a seguirlo e quest’ultima esperienza operatoria ha dimostrato che laddove c’è competenza, amore per il proprio lavoro e serietà professionale il paziente può,non solo stare tranquillo sulla riuscita dell’intervento, ma supererà anche molto più facilmente il disagio psicologico che determinate operazioni implicano. E’ lodevole che qualcuno ogni tanto scriva e si ricordi delle vere eccellenze,perché il reparto di ostetricia e ginecologia diretto dal Dottor.Pierluca Narducci lo è. Isabella Nuara

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