Foligno, partigiano di 90 anni cancella la svastica sul rifugio della Resistenza

FOLIGNO – Enrico Angelini, partigiano di 90 anni, non riusciva a sopportare l’affronto della svastica nazista sul rifugio della Resistenza a Cascina Raticosa e così, armato vernice e pennello, si è recato sul posto per cancellare quel gesto infame.

L’anziano, che in quei luoghi aveva combattuto il nazifascismo, scampando miracolosamente alla cattura dei tedeschi, è voluto tornare su quelle montagne tra Foligno e Trevi dove con, pazienza certosina, ha cancellato quella scritta offensiva nei confronti di combattenti italiani che hanno trovato la morte per mano di coloro che inneggiavano alla svastica, incisa al posto della targa in memoria dei partigiani vilmente sottratta.

“Quella scritta – ha detto Angelini – era troppo insultante. A chiunque l’abbia pensata e disegnata, al di là del fatto che non conosce la storia dell’Italia e della città di Foligno, auguro di vivere abbastanza per ravvedersi”.

Il partigiano 90enne è salito a Cascina Raticosa, dove nel settembre del 1943 si concentrò il primo nucleo partigiano, di Foligno portando con sé anche una rosa, che ha incastonato proprio lì dove è stata asportata la targa commemorativa, perché in quel luogo, 72 anni fa, ha perso alcuni dei suoi più cari amici: Franco Santocchia, Franco Pizzoni e Augusto Bizzarri, che come lui combattevano per la liberare il Paese dalla dittatura nazifascista.

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