Foligno, scontri e veleni in casa socialista: la neo segretaria attacca il “dissidente” Ciancaleoni

FOLIGNO – È guerra aperta in casa socialista a Foligno, dopo la frattura interna al partito con il consigliere comunale Roberto Ciancaleoni che non partecipa più alle sedute del Consiglio comunale, insieme agli altri due “dissidenti” in seno alla maggioranza, Moreno Finamonti del Pd e Lorenzo Schiarea del Movimento per Foligno, con forti rischi per l’approvazione del bilancio comunale. Ciancaleoni, che è in aperto contrasto con la linea indicata dal partito e con l’unico assessore socialista della giunta Mismetti, Emiliano Belmonte, è stato rimosso da segretario comunale e al suo posto è stata nominata Antonella Donati, che ora lo attacca pesantemente.

La neo responsabile locale del Psi, che è anche esponente del consiglio nazionale del partito, critica Ciancaleoni da più punti di vista, in replica a quanto affermato dallo stesso dopo la sua “cacciata” dalla segreteria socialista, che aveva parlato di “prevaricazioni possibili stracciando non solo lo Statuto del partito, ma calpestando anche il rispetto delle persone che dovrebbe rappresentare un tratto distintivo della cultura e della tradizione democratica dei socialisti. E di “disastro del Partito socialista umbro”.

“L’ex segretario – tuona la Donati – dica quali sono i motivi per cui non partecipa alle sedute del consiglio comunale, spieghi anche perché in un anno non ha convocato alcuna riunione di partito. Ma anche perché non ha sottoscritto il contratto di affitto della sezione del Psi e pagato i relativi canoni, perché non ha versato le quote statutariamente previste. Perché si è presentato alla riunione di maggioranza impedendo la partecipazione della delegazione nominata dall’assemblea degli iscritti e chiedere in tale occasione le dimissioni dall’assessore sAntonellaDonatiSocialistiFolignoocialista”.

La neo segretaria affronta anche questioni più lontane, legate alla passata legislatura, quando l’allora vicesindaco socialista Massimiliano Romagnoli lasciò il partito: “Ciancaleoni dica la verità su chi ha determinato la scissione del Psi a Foligno – incalza la Donati – quando è stato proprio lui a richiedere al sindaco la sostituzione del vicesindaco socialista con la minaccia di non approvare il bilancio comunale”.

E ancora: “Dica perché alle elezioni regionali non ha sostenuto il capolista unanimemente indicato dagli organi di partito e renda conto del suo record di assenze verbalizzate, e dei soli quattro suoi interventi in sette anni di consigli comunali. Sulle sedicenti posizioni politiche, vada a cercare la risposta nelle conclusioni dei congressi nazionali e di sezione approvati all’unanimità. Dica infine perché sostiene di non aver avuto notizia della convocazione del congresso di sezione, quando al contrario il giorno prima ha rifiutato la proposta di conciliazione formulatagli dal segretario regionale. In relazione alla richiesta di dimissioni dell’assessore socialista – afferma Antonella Donati – questo è sottoposto al giudizio della commissione di garanzia regionale. Dia piuttosto conto agli elettori socialisti ed in particolare a coloro che sono stati decisivi per la sua elezione, del perché si fa carico di far ottenere vantaggi ad alcuni dissidenti della maggioranza”.

Infine la segretaria evidenzia che “il Partito socialista non risponderà più ad alcuna provocazione da qualunque parte provenga, basata su falsità prive di senso politico”.

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