Gualdo Tadino, beccati numerosi ladri del web: false vendite e raggiri

GUALDO TADINO – I Carabinieri della Compagnia di Gubbio, hanno identificato e denunciato molti truffatori della rete: c’era chi fittaziamente vendeva stufe e cellulari; chi addirittura metteva in vendita falsi biglietti per una serie di concerti del noto gruppo rock AC/DC; chi si fingeva carabiniere e richiedeva versamenti in  favore di un fantomatico fondo di previdenza dell’Arma.

Due persone residenti in provincia di Bari, dopo aver creato un sito internet di vendite on line associato ad un negozio realmente esistente, proponevano in vendita apparati tecnologici a prezzi più che vantaggiosi. In particolare vendevano un telefono cellulare ad un ignaro acquirente che procedeva al pagamento del dovuto tramite il bonifico presso un conto corrente. Addirittura al caso si è interessato anche STRISCIA LA NOTIZIA.

Denunciate poi 5 persone tutte residenti nella provincia di Taranto e tutti gravati da precedenti. In particolare i 5 mettevano in vendita i biglietti per una serie di concerti del noto gruppo rock AC/DC. Gli ignari acquirenti, dopo le contrattazioni del caso, effettuavano il pagamento su una carta ricaricabile. Solo dopo aver effettuato il pagamento si rendevano conto della truffa in quanto l’oggetto acquistato non veniva mai recapitato.

Denunciata anche un’altra persona residente in provincia di Bari gravata da precedenti. In particolare l’uomo qualificatosi come appartenente all’Arma dei Carabinieri richiedeva tramite telefono versamenti a favore di un fantomatico fondo di previdenza dell’Arma. Addirittura proponeva in cambio il calendario storico dei Carabinieri. E’ stato accertato come l’uomo avesse effettuato analoghe richieste già per conto di altrettanti fantomatici fondi della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.

Denunciata poi una persona residente nella provincia di Caserta gravata da precedenti. L’uomo metteva in vendita sul sito internet un telefono cellulare di ultima generazione. Nonostante il prezzo di mercato superiore ai 700 € egli lo proponeva a soli 390. L’ignaro acquirente, minore degli anni 18 ed allettato dalla bellissima offerta accettava una transazione di denaro tramite ricarica post-pay. Solo dopo aver effettuato il pagamento si accorgeva del raggiro poiché il telefono in realtà non esisteva. Dopo averlo detto ai genitori si decideva a sporgere denuncia per l’accaduto.

Un cittadino egiziano residente a Roma, incensurato, invece clonava le carte di credito post pay traendone profitti personali. E’ stato però tradito dalle ultime operazione con le quali ricaricava la sua utenza telefonica.

Infine due persone residenti a Crotone gravate da precedenti penali analoghi, in concorso tra loro, mettevano in vendita su internet  una stufa a pellet di ottima qualità ad un prezzo irrisorio rispetto a quello di mercato. L’ignaro acquirente procedeva al pagamento di parte del dovuto tramite una ricarica post-pay. Dopo il primo pagamento la vittima tentava di contattare gli inserzionisti che come d’incanto erano scomparsi.

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