Gualdo Tadino, Comune chiuso contro i tagli ma l’opposizione chiama i carabinieri
GUALDO TADINO – Prima giornata di “sciopero” al Comune di Gualdo Tadino contro i tagli del Governo centrale. Dalle 9 alle 12 il portone di ingresso principale del Municipio era chiuso, con una copia dell’ordinanza sindacale esposta. Nessuna interruzione di pubblico servizio, fuori c’era infatti un vigile urbano pronto a far entrare tutti i cittadini con qualche necessità e dentro i lavoratori, regolarmente al proprio posto. E’ stato invece un atto dimostrativo forte, che ha voluto far capire ai cittadini cosa si rischia con il Comune sottoposto ai continui tagli del governo centrale.
Qualcuno non ha gradito la manifestazione, che si ripeterà anche domani. Si segnala infatti una richiesta di intervento ai carabinieri arrivata da un esponente dell’opposizione. Il sindaco Massimiliano Presciutti sceglie Facebook per replicare e così commenta la prima giornata: “Mentre certa opposizione chiama i carabinieri che ringrazio e con i quali ho avuto un colloquio telefonico molto sereno e costruttivo, io continuo a cercare soluzioni per i cittadini. Lo ribadisco – scrive Presciutti – per chi ancora non lo avesse capito : UN SINDACO HA IL DOVERE al di là della propria appartenenza, di operare a tutela della propria comunità evidentemente un concetto così semplice ed elementare sfugge a chi è troppo abituato e fortemente ancorato alla contrapposizione a prescindere, ma tant’è io vado avanti, ci metto la faccia con buona pace di chi trova elementi di divisione anche sulle cose che dovrebbero unire”. Infine l’hashtag: “#iostocongualdosempre“.
Ieri, sempre il sindaco gualdese, aveva lanciato un appello ai suoi colleghi: “La normalità che diventa straordinarietà è il segno che forse da troppo tempo si è perso il contatto con la realtà . Un sindaco – commentava il primo cittadino sul suo profilo – ha il dovere di tutelare i propri cittadini al di là delle appartenenze. Ringrazio tutti quelli che in queste ore mi stanno manifestando sostegno non penso di avere fatto nulla di rivoluzionario chiedendo di essere messo nelle condizioni di poter svolgere a pieno il mio mandato. Piuttosto faccio un appello ai miei colleghi: per cambiare davvero ci vuole coraggio bisogna metterci la faccia e pensare ai bisogni delle nostre comunità non al consenso fine a se stesso o si cambia o si muore”.
Dopo la protesta ai carabinieri, dall’opposizione (Forza Italia e Morroni Sindaco) anche una nota in cui parlano di comportamenti “tanto grotteschi quanto sterili e lesivi dell’immagine e degli interessi della comunità gualdese”. Secondo i consiglieri si tratterebbe di una “decisione sconsiderata” in quanto “non rientra nei poteri di un sindaco ordinare la chiusura dell’accesso al Palazzo Comunale e a chi obietta che si tratta comunque di un’iniziativa dotata di un valore simbolico replichiamo che sarebbe bene scegliere altre modalità di protesta che non comportino disagi per i cittadini come accade invece quando si interrompe un pubblico servizio”. Poi la chiusa polemica: “alla prossima occasione in cui dovesse avvertire il “dovere” di dissentire dalle scelte della politica regionale o nazionale del suo partito di appartenenza ci risparmi gesta teatrali e ricorra ad un comportamento di certo più sobrio, ed anche più coerente specie per persone abituate a tenere, come ama auto definirsi il nostro primo cittadino, la schiena dritta…stracci la tessera del suo partito e non si limiti alla tentazione di abbandonarsi a gesti teatrali, a minacciare una tale scelta come già le è capitato di fare!”.