Gualdo Tadino, Di Maio visita la Tagina. L’azienda: “Risultato raggiunto con il gioco di squadra”

GUALDO TADINO – “Il territorio vi vuole bene e ha fatto di tutto per farvi continuare l’attività è il governo ha fatto la sua parte”. Così il ministro del Lavoro Luigi Di Maio, che oggi ha visitato lo stabilimento Tagina. Ad accompagnarlo il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, lo stato maggiore del M5S e la proprietà di Tagina. Un momento che distende ore tesissime, di polemiche e battibecchi, con il vicepresidente della Giunta regionale Fabio Paparelli che era anche arrivato a definire come “Pinocchio” il vicepremier, durante il question time in Assemblea legislativa.

Di Maio ha fatto il giro dell’azienda, ha salutato i lavoratori e non si è sottratto a selfie, tutti ovviamente trasmessi in diretta sui social.

“Sono e sarò sempre dalla parte di chi lavora onestamente dalla mattina alla sera – scrive il vicepremier dopo la visita –  Oggi sono a Gualdo Tadino, in Umbria. Sono venuto a trovare i lavoratori della Tagina, un’azienda di eccellenza che si occupa di ceramiche e che si trovava in crisi. Abbiamo agito affinchè i lavoratori mantenessero il loro posto di lavoro e ci siamo riusciti. La loro felicità è la soddisfazione più grande.”

La giornata non è dalle polemiche. L’emendamento “salva Tagina” c’è ed è il risultato di un gioco di squadra.

Anche il sindaco Presciutti, che non aveva gradito il comportamento del governo sull’argomento, oggi evita il corpo a corpo. “La strada è ancora lunga ma non abbiamo paura. Piano piano un mattone alla volta stiamo ricostruendo una casa che è e deve restare di tutti. La visita di oggi del Ministro Di Maio in Tagina ci sprona a proseguire nell’impegno che abbiamo sempre messo su queste come su altre vicende. Lui stesso ai lavoratori ed ai vertici aziendali ha voluto testimoniare il grande impegno della nostra comunità cittadina e regionale nel volere a tutti i costi credere nel futuro dell’azienda e del territorio. Il mio grazie ed un pensiero speciale oggi va, non me ne voglia nessuno, a tutti i lavoratori e alle loro famiglie che hanno fatto e stanno facendo sacrifici enormi, che insieme a noi hanno lottato e lotteranno per mettere ancora altri mattoni, la casa dobbiamo continuare a costruirla insieme, tutti insieme. Abbiamo passato anni durissimi, abbiamo sofferto, ma ce la possiamo e ce la dobbiamo fare, io ci sono stato e ci sarò sempre perché abbiamo ancora tanta strada da fare e la faremo come sempre insieme #lavoro #futuro #tagina“, dice. 

Ed è la proprietà che tira le somme della giornata. “La storia di Tagina è l’esempio di come l’Italia sappia fare gioco di squadra,  nel quale Governo, Ministero, Regione, Comune, Prefettura, sindacati, azienda e lavoratori si sono impegnati, concretamente, per un unico obiettivo, la messa in sicurezza dei posti di lavoro e lo sviluppo e la crescita del territorio, a prescindere dai colori e dalle bandiere politiche”, ha detto Francesco Borgomeo, presidente dell’azienda di ceramica Saxa Gres ribadendo la volontà a portare avanti gli investimenti.

A Di Maio è arrivata anche la lettera del vescovo Domenico Sorrentino. “Un ringraziamento a tutte le parti coinvolte e soprattutto un appello a continuare l’impegno per tutta l’area gualdese e nocerina, in affanno da anni. Sono questi i sentimenti espressi dal vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino in una lettera fatta pervenire al ministro del Lavoro Luigi Di Maio in occasione della sua visita di giovedì 13 settembre allo stabilimento Tagina di Gualdo. Nella lettera il presule mette in evidenza l’impegno del governo, della nuova proprietà, della Regione dell’Umbria, del Comune di Gualdo Tadino, delle forze sindacali e dei lavoratori per “venire incontro alle esigenze di questa prestigiosa azienda. La sinergia – scrive il vescovo – è sempre vincente. Spero che la sua attenzione si possa estendere anche ad altre realtà, come quella della ex Antonio Merloni, la cui crisi ha messo sul lastrico migliaia di persone. So che non può fare miracoli, ma la buona politica può ancora fare tanto anche nel tempo dell’economia globale. Le assicuro la mia preghiera, perché l’impegno suo e quello di tutto il governo che lei rappresenta – conclude il vescovo Sorrentino – si distinguano sul versante del lavoro, della solidarietà e dell’accoglienza, a favore di tutte le categorie sociali più svantaggiate”.

Polemica che infuoca invece fuori dalla fabbrica, sugli inviti. Di Maio ha ribadito che tutti erano stati invitati. Non la pensa così il consigliere regionale Roberto Moroni (Fi), che è stato anche sindaco di Gualdo Tadino. “Ci spiace dover correggere le affermazioni fatte dal vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, ma dobbiamo precisare, non senza stupore e disappunto, che gli inviti in occasione della sua presenza di oggi a Gualdo Tadino, nello stabilimento Tagina, ammesso che li abbia fatti, li ha rivolti unicamente ai rappresentanti della sua forza politica, in barba alle più elementari e fondamentali regole di correttezza e rispetto istituzionale che dovrebbero sempre guidare l’agire dei rappresentanti delle istituzioni ad ogni livello”. Così il capogruppo regionale di Forza Italia, Roberto Morroni.

“In tutti questi mesi – aggiunge -, l’unica cosa che ci è stata a cuore è sempre stato l’esito positivo di tutta la vicenda Tagina, e per questo ci siamo impegnati, senza clamori e protagonismi, ma nel rigoroso rispetto di uno spirito di fattiva collaborazione tra tutte le parti in causa ai vari livelli, perché l’unità e il gioco di squadra in queste circostanze sono le vere armi vincenti e i fatti, anche in questo caso, lo hanno dimostrato. Lasciamo ad altri – conclude Morroni – la smania di ricercare le ‘luci della ribalta’ sempre e comunque: a noi basta ed appaga il sentimento di gioia per l’esito positivo di una vicenda che ridà speranza e fiducia a tante famiglie e all’intera comunità gualdese”. R

 

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