Gualdo Tadino, “Festa del Ceramista” con un occhio al futuro

GUALDO TADINO – Prospettive di futuro in vista del rilancio. Di questo si è parlato alla 23esima “Festa del Ceramista” di Gualdo Tadino. Lo scenario della riflessione è stato il museo degli antichi umbri di Casa Cajani, con il seminario “Tra Passo e nuove identità: la ceramica oggi”.  Ha aperto i lavori il sindaco Massimiliano Presciutti con i saluti, ricordando la necessità di uscire dalla logica del tutti contro tutti, attraverso reti di impresa e una seria strategia di “medio termine”. Poi l’intervento del consigliere regionale Andrea Smacchi, che ha ribadito l’importanza della ceramica e dell’artigianato artistico per lo sviluppo. “Come istituzione – ha detto Smacchi – il nostro compito è quello di accompagnare il processo di rilancio e di costruire la cassetta degli attrezzi alle imprese, fornendo tutti gli strumenti necessari. Il tutto deve essere fatto ascoltando gli operatori e gli imprenditori. Da questo punto di vista siamo già andati incontro al settore, abbandonando gradualmente lo strumento dei bandi e utilizzando misure a sportello, più veloci e immediate”. Fondamentale per Smacchi investire sulle persone, con la formazione dei giovani, “preservando e assicurando la continuità nelle produzioni in cui il nostro “saper fare” fa ancora la differenza”.

Il coordinatore dell’area Sviluppo economico della Regione, Luigi Rossetti ha puntato l’attenzione sulla necessità che l’Umbria diventi la “manifattura del bello”. Per far questo è opportuno partire dai giovani. E’ intervenuto poi Franco Billi, responsabile dell’Internazionalizzazione. Nella seconda sessione del convegno hanno portato il proprio contributo il ceramologo Franco Cocchi, il presidente locale di Confartigianato Gianni Smacchi e Vittorio Amedeo Sacco, esperto di ceramica.

Assegnati come ogni anno i premi ai migliori ceramisti. Luigi Pennacchioli è stato scelto come “Ceramista dell’anno”. Questa la motivazione: “torniante e ceramista per tradizione familiare, ha saputo continuare e implementare, sposando il passato con l’innovazione”. A Raffaele Gammaitoni il premio “per una carriera trascorsa sul tornio, con qualità e maestria, nella quale è riuscito a dare un contributo alla ceramica gualdese”. Alle Edizioni frate indovino riconoscimento “alla promozione”, “per aver puntato su di un’azienda gualdese, promuovendo la ceramica della nostra città grazie al proprio marchio conosciuto in tutto il mondo”. Premio alla memoria a Giuliano Pericoli, “per aver concorso durante la sua ancor giovane vita, attraverso la sapiente arte della pittura, a valorizzare e diffondere la ceramica della nostra città”. Lo ha ritirato il figlio Giacomo.

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.