Gualdo Tadino, i Comuni della fascia appenninica fanno squadra e varano un “laboratorio territoriale”

GUALDO TADINO – Sindacati, sindaci, politici, associazioni di categoria, imprenditori e qualche operaio. C’erano tutti al consiglio comunale aperto di Gualdo Tadino, convocato per parlare di crisi del territorio e di mancanza di lavoro. Da Gualdo, come recita il documento approvato alla fine della seduta, deve ripartire “una sede permanente di lavoro, studio e approfondimento aperta ai vari portatori di interesse, una sede operativa con l’obiettivo di arrivare già alla fine del prossimo semestre ad un primo step di proposte attuative, chiare e condivise”. Quello che si immagina è un “laboratorio territoriale, aperto e inclusivo, che si ponga come obiettivo di ridisegnare con ambizione e coraggio il futuro economico e sociale di questa area vasta, cercando da un lato di valorizzare le peculiarità e le qualità, dall’altro di inserire forti elementi innovativi in grado di andare oltre gli steccati e gli stereotipi di un tempo”.

Oltre gli steccati dunque, e soprattutto oltre i campanili. E’ stato questo il messaggio che ha voluto lanciare in apertura il sindaco Massimiliano Presciutti, che ha esortato all’unità e alla ripartenza, anche con un occhio alla “macroregione, nella quale la fascia appenninica deve rappresentare uno snodo fondamentale”. Dopo il padrone di casa è toccato al consigliere regionale Giuseppe Biancarelli, che ha sottolineato l’importanza delle risorse europee, da utilizzare e spendere bene, con la finalità di ripensare il modello di sviluppo. Il sindaco di Valfabbrica Roberta Di Simone ha acceso i fari sul “tipo” di progetto da costruire insieme: “Innovativo sì, ma che non dimentichi le nostre identità. Abbiamo dei mestieri che non bisogna dimenticare”. Il consigliere regionale Andrea Smacchi ha focalizzato invece l’attenzione sulla quantità di risorse europee che arriveranno in Umbria e che devono essere sfruttate nel modo migliore possibile. Risorse che si aggirano intorno ai 1.585 milioni di euro e che, tra la somma stessa e l’effetto leva che si innescherà, potrà avere effetti rilevanti sul Pil. “L’impegno della Regione è quello di costruire bandi e strumentazioni finanziarie in grado di aiutare chi vuole investire e il 95 per cento delle imprese umbre, realtà di piccole e micro dimensioni”, ha detto.

Sugli strumenti si è concentrato anche l’imprenditore Mauro Spigarelli, Dal sindaco di Nocera Umbra, Giovanni Bontempi, la richiesta di aiuto sulle modalità di utilizzo di queste risorse europee. “La Regione – ha detto – metta a disposizione un pool di professionalità in grado di coadiuvare noi piccoli comuni della gestione e utilizzo di questi fondi”. Gli ha fatto eco il sindaco di Sigillo Riccardo Coletti. Il primo cittadino di Gubbio, Filippo Stirati, ha evidenziato l’esigenza di una “integrazione di sforzi istituzionali e culturali per creare una piattaforma territoriale che non assecondi la trasformazione darwinistica dell’economia e del processo produttivo”. Hanno chiuso la serata gli interventi del sindaco di Fossato di Vico Monia Ferracchiato, di Alessandro Piergentili, responsabile della Cgil dell’Alta Umbria, di Luciano Recchioni (Rsu Merloni) e dei capigruppo dell’opposizione nel consiglio comunale gualdese. Solo in conclusione l’annuncio da parte del sindaco di un piano di investimenti triennale di Tagina che ammonta a 10 milioni di euro, deliberato dal consiglio d’amministrazione. Una boccata d’ossigeno per l’azienda che solo qualche settimana fa aveva annunciato 50 esuberi.

 

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