Gualdo Tadino, Jacoviello si dimette, botta e risposta con il sindaco Presciutti
GUALDO TADINO – Botta e risposta tra il sindaco Massimiliano Presciutti e Marco Jacoviello. Il direttore artistico del teatro e direttore della Biblioteca Guerrieri ha dato le dimissioni “per le forti discrepanze” con il primo cittadino in merito alla ricostruzione del teatro Talia.
“Tali incarichi accettati “senza onere alcuno per il Comune” – scrive Jacoviello nella sua lettera al sindaco – renderebbero, se operativi, vieppiù complessa e ambigua la definizione pubblica delle mise posizioni che, come Lei ben sa, sono critiche non soltanto per l’inserimento del terz’ordine di palchi in un teatro che raccoglierà in questo modo un ancor minor numero di spettatori, ma anche per la costituzione di una platea “mobile”.
Jacoviello trova “incomprensibile” l’intenzione del sindaco “di voler costruire il Talia come memoria storica di Gualdo in una modalità che della storia si fa beffe e che a mio avviso rappresenta la più grande mistificazione che della storia si possa dare”.
“Nel prendere la decisione di avere “un teatro con tre ordini di palchi” – scrive Jacovello al sindaco – Lei non garantisce la storicizzazione di un’idea nata nell’Ottocento e reinterpretata oggi avvalendosi dei più moderni criteri ermeneutici e esegetici, ma una copiatura scolastica che va ad immiserire il dato oggettivo del bellissimo disegno del Talia”.
Jacoviello spiega che “per questi motivi preferisco uscire dalla logica di servire a titolo gratuito l’istituzione comunale al fine di continuare ad esercitare da libero cittadino il diritto a manifestare il mio dissenso”.
Immediata la replica del sindaco Presciutti. “Prendo atto con rammarico della sua decisione di rinunciare all’incarico che le avevo affidato su indicazione dell’Assessore di competenza, decisione che comunque rispetto e accetto – scrive Presciutti nella lettera di risposta – Mi preme in ogni caso fare alcune precisazioni in merito alla sua comunicazione: mai le è stato negato, e in nessuna sede, di esprimere il suo libero pensiero, così come mai le è stato chiesto di abiurare ai dettati della sua coscienza”.
“La mia stima nei confronti della sua persona e della sua alta professionalità resta intatta – continua Presciutti – ma mi sento in dovere altresì di smentire categoricamente alcune sue affermazioni, che trovo francamente fuori luogo e prive di fondamento. La scelta che insieme alla giunta abbiamo compiuto, non è nella maniera più assoluta frutto di nessuna indulgenza né tantomeno, come da lei impropriamente e superficialmente definita, reazionaria e oscurantista, ma è altresì frutto di una discussione ampia, approfondita ed iper democratica”.
“Alla luce di tutto ciò- conclude il sindaco – lei potrà tranquillamente continuare a manifestare il suo libero dissenso, su questo come su altri temi la sua posizione sarà rispettata, seppur a volte non condivisa. Mi auguro semplicemente che anche da parte sua possa essere usato lo stesso metodo”.