Gualdo Tadino, Sgarbi inaugura la mostra “I pittori dal cuore sacro”

GUALDO TADINO – Prosegue la speciale collaborazione di Vittorio Sgarbi, un nome che non ha certo bisogno di presentazioni, con Gualdo Tadino. E’ stata inaugurata la mostra “I pittori dal cuore sacro – da Ivan Rabuzin a Bonaria Manca”. Un evento internazionale che sarà ospitato nella chiesa monumentale di San Francesco fino al prossimo 31 dicembre. L’esposizione raccoglie venticinque artisti nel segno di un’arte primitiva che alla ragione preferisce il sentimento e l’emozione. Settantacinque le opere esposte per un viaggio che prende il via con Rabuzin, il poeta dei giganteschi fiori carnosi. Due le sezioni, una dedicata ai maestri storicizzati e l’altra ai contemporanei. Qui fa la parte del leone Bonaria Manca, novantenne “artista –pastora”, di origine sarda ma trapiantata in Tuscania e che ha voluto essere presente.

“Il nostro Polo museale – ha detto il sindaco Massimiliano Presciutti – fa un notevole salto di qualità grazie all’amicizia di Vittorio Sgarbi, sempre vicino alla nostra città”. Dal primo cittadino anche uno speciale ringraziamento “alla vitalità” di una persona come Bonaria Manca. Grandi lodi al direttore del Polo Museale, Catia Monacelli, dall’onorevole Walter Verini. “Uno dei personaggi con più energia che ho conosciuto è proprio la Monacelli – ha detto Verini – venire a Gualdo per eventi come questi fa sempre piacere. Una mostra del genere risponde all’interrogativo: si può mangiare con la cultura? La cultura ci fa respirare”. Verini ha quindi sottolineato l’importantissimo ruolo di Sgarbi per la cultura e l’arte. Un personaggio, Sgarbi, “che si sta spendendo per la valorizzazione di un’Italia culturale nascosta. Per riuscire ad andare avanti – ha concluso – è fondamentale stringere i rapporti tra le varie realtà dell’Italia di mezzo e Sgarbi potrebbe addirittura fare il ministro della cultura di quest’area”.

Il critico d’arte è stato mattatore della serata. Partendo dall’eliminazione per referendum del ministero del Turismo, ha sottolineato la fuga dei parlamentari dai cittadini, al contrario di Verini, di cui è stato apprezzato l’intervento. Quindi la lode all’attivismo della direttrice Monacelli. “I direttori dei musei devono rendere il nostro patrimonio artistico vivo – ha detto – spesso c’è chi si rassegna e si sente sconfitto. Altri sono inarrestabili perché hanno dietro di loro la forza della bellezza. Catia Monacelli è una di queste. Gualdo ha risposto con entusiasmo alla mia proposta di portare ad Expo le meraviglie di Matteo da Gualdo”. Una “visione copernicana” secondo cui “la bellezza si può spostare”, condivisa anche da altre città. Sgarbi poi ha tracciato il paragone tra i pittori ospitati nella mostra e Matteo da Gualdo, il cui Albero della vita, primitivo e incantato, s”embra averli generati”.

Ospite d’onore dell’inaugurazione Bonaria Manca, la pittrice sulla cui vita è stato realizzato anche un documentario, “L’Isola di Bonaria”, che alla sua prima uscita ha vinto l’Etuscia Green Movie Fest. Si tratta di un film documentario di 30 minuti di Luigi Simone Veneziano, prodotto da Marco Mottolese da un’idea di Jo Lattari.

     

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