Gubbio, Cardile si presenta: “Noi ci siamo. Via le tasse per tre anni a chi apre in città”

GUBBIO – Miracolo o capolavoro non è ancora dato saperlo, il fatto è che il Partito democratico, nella Sala del Beniamino Ubaldi di Gubbio, ieri ha presentato la propria lista per le amministrative del 26 maggio. Una lista di giovani e meno giovani, esperti e novità, per competere alle prossime elezioni con il sindaco uscente Stirati e tutti gli altri. Il tutto in una sala dove è stato necessario aggiungere sedie.

E questa è di per sé già una notizia, se si conoscono e si sono seguite le vicende eugubine, dopo un anno in cui il matrimonio con la coalizione uscente è stato cercato in ogni modo, per poi essere rifiutato dagli stessi uscenti.

“Noi ci siamo – ha detto il segretario del Pd locale, Andrea Smacchi – cercheremo di farci capire e di spiegare la nostra proposta. Dieci persone, in questo percorso, se ne sono andate. Ci dispiace, sono persone amiche e alle quali auguriamo buona fortuna. Tanti altri se ne sono avvicinati”.

“Le condizioni che il Pd aveva accettato erano la prova che si voleva costruire qualcosa per Gubbio – ha detto la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi – ma in questi giorni è stato fatto un lavoro straordinario, del quale vi ringrazio e ringrazio Andrea Smacchi”.
Poi lo spazio al candidato sindaco, il cardiologo Marco Cardile, capogruppo uscente. “Gubbio non poteva essere abbandonata, mi ha dato tanto e io ho deciso di metterci la faccia, in questo contesto lo avrebbero fatto in pochi”. Il suo intervento ha spaziato su tutti quelli che saranno i punti forti del programma, dai giovani all’ambiente, sul quale si è soffermato a lungo parlando dell’importanza della prevenzione, soprattutto nella gestione della discarica. “Se sarà sindaco istituirò un assessorato alla sanità comunale, che ha funzione propositiva”. Per Cardile serve più sforzo per le categorie lavorative: “Creare network appetibili, togliere le tasse per tre anni a chi apre un’azienda a Gubbio”. Poi ottimizzare il personale dell’amministrazione, assicurare più sicurezza non con la repressione ma con la lotta al degrado e con più punti luce.
“In questa città non saranno Stirati o Goracci a dividersi l’elettorato – ha detto Smacchi in conclusione – saremo noi la vera novità e daremo le carte al secondo turno”. Finale affidato a Marco Vinicio Guasticchi: “Andremo al ballottaggio, Gubbio merita un governo vero”.