Gubbio, Ceri oltraggiati: scoppia la polemica. Smacchi: “Vergognoso”, Stirati: “Un abuso”
GUBBIO – Nuova offesa ai Ceri di Gubbio, il simbolo dell’Umbria, riconosciuti con una legge regionale come “espressione culturale dell’identità regionale”. La Fita, la Federazione italiana Taekwondo dell’Umbria, si è dotata di un simbolo in cui si vedono proprio i Ceri “spezzati” da un atleta. Immediata la sollevazione delle autorità eugubine, con la memoria che corre al 2014, quando i Ceri furono paragonati a dei salumi.
“Un ennesimo e vergognoso oltraggio all’immagine e ai valori della Festa dei Ceri di Gubbio, emblema dell’intera comunità regionale – commenta il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) – Una nuova offesa dopo quella del 2014 che vide i nostri simboli paragonati a dei salumi. Si tratta dunque dell’ennesima trovata pubblicitaria sconveniente e offensiva nei confronti di ciò che rappresenta un’intera comunità, un comune sentire fatto di fede, devozione e appartenenza. Ma è anche opportuno – continua Smacchi – passare dallo sdegno e dalla condanna ai fatti, per evitare che simili iniziative dal carattere volgare e puramente commerciale possano ripetersi in futuro. E’ necessario mettere al riparo la nostra Festa, il nostro patrimonio culturale, da strumentalizzazioni commerciali, lesive e irriguardose”.
“La Festa dei Ceri merita rispetto e la giusta tutela – dichiara Smacchi – essendo anche destinataria di una specifica legge regionale da me promossa, (l. 1 del 25 gennaio 2012) che la riconosce come ‘l’espressione culturale più antica dell’identità regionale, promossa e valorizzata dalla Regione, che ne salvaguarda i valori sociali, storici e culturali’. Serve dunque un ‘atto di tutela giuridico’ da troppo tempo atteso e che possa mettere d’accordo tutte le componenti della Festa e superare gli ostruzionismi e i no strumentali che in passato hanno bloccato qualsiasi percorso verso tale obiettivo comune. Se così non sarà ne saremo tutti responsabili, senza eccezione di sorta”.
Indignato anche il sindaco Stirati: “E’ un ulteriore occasione per essere fortemente indignati – dichiara il sindaco Sirati – per questo nuovo abuso di tipo commerciale, volgare e offensivo dell’immagine e dei valori della secolare ‘Festa dei Ceri’ di Gubbio che è anche emblema dell’intera Umbria, chiamata dunque in causa come ente regionale ad adottare opportune contro misure. Come in altre deplorevoli situazioni, questi simboli intangibili della nostra città sono stati vilipesi e strumentalizzati senza tener conto minimamente del rispetto dovuto, cercando di sfruttare la popolarità di cui i Ceri godono in tutto il mondo. Ma non vogliamo più rimanere nella fase della sterile protesta, è venuto il momento di agire. L’ultima riunione del Tavolo della ‘Festa dei Ceri’, che comprende tutte le componenti della manifestazione, ha acquisito una serie di autorevoli pareri di carattere giuridico-amministrativo, ribadendo di dover adottare un formale atto di tutela. Occorre procedere in tal senso con determinazione verso tutte le immagini fondamentali della storia della città, legate al folklore e non solo, consentendoci di perseguire per legge ogni improprio utilizzo. E’ necessario rompere gli indugi e procedere speditamente verso una soluzione giuridica che finalmente metta al riparo il fondamentale patrimonio identitario di Gubbio”.