Gubbio cultura, l’ex amministratore a muso duro: “Stirati attacca per coprire le responsabilità della politica”
GUBBIO – Intorno alla “Gubbio Cultura e Multiservizi” e all’annunciato buco di oltre un milione di euro si alza la temperatura della polemica politica. Il consigliere comunale Francesco Gagliardi annuncia un esposto in Procura e l’ex amministratore Roberto Tanganelli mette nero su bianco una lunga lettera nella quale rivendica le gravi “responsabilità della politica”.
“I bilanci degli ultimi tre anni sono stati sempre a disposizione del Comune e dei revisori e non sono mai state sollevate riserve o censure, anzi sono stati approvati. Le dichiarazioni del sindaco, evidentemente finalizzate a scaricare sui tecnici le gravissime responsabilità della politica, sono reticenti e non rispondenti al vero, gratuitamente lesive della serietà e dignità umana e professionale. Ho lavorato in uno stato di sostanziale isolamento ed abbandono e senza quella collaborazione che sarebbe stata doverosa da parte del Comune di Gubbio”. “Ritengo doveroso ripristinare la verità, ingiustamente e superficialmente calpestata, peraltro con dichiarazioni che sono oggettivamente lesive della dignità e della professionalità con le quali ho svolto il mio compito nella partecipata del Comune di Gubbio. Sin dall’insediamento dell’Amministrazione Stirati ho evidenziato con atti ufficiali le varie criticità della società e ho indicato i rimedi e le decisioni che la proprietà (e cioè il comune di Gubbio, Socio Unico della stessa) avrebbe dovuto adottare per consentire allo scrivente di operare proficuamente e concretizzare risultati. E debbo puntualizzare che nonostante le mie numerose comunicazioni regolarmente protocollate il Sindaco, che ha mantenuto le deleghe alle partecipazioni societarie, si è mostrato completamente silente, e sordo rispetto alle problematiche sollevate. Poichè il prof. Stirati oggi pare dimenticare tutte le sollecitazioni ricevute, ho il dovere di ripercorrere pubblicamente le tappe della vicenda”.
Quindi Tanganelli traccia un rapido excursus della vicenda: “Fino al 2011 la Gubbio Cultura e Multiservizi ha ricevuto contributi annui pari a 180.000 euro. Nel 2012, l’allora Assessore Brunetti, oggi Amministratore Unico della società, scelto dall’attuale Sindaco, ha dimezzato il contributo fino ad eliminarlo integralmente nel prosieguo. Le crecenti richieste di “attività gratuite” da parte del Comune di Gubbio hanno appesantito gli oneri della società. Ricordo, tra le più importanti, l’allestimento di tre nuovi spazi museali quali San Benedetto, il Museo della Civiltà Contadina e lo spazio in cui è posizionato il museo sulla festa dei Ceri, il rifacimento del parcheggio di Piazza Quaranta martiri, la gestione nei fine settimana degli ascensori con il personale degli ausiliari del traffico, la partecipazione allo studio dei bandi per l’euro-progettazione, il supporto ai servizi di informazione turistica, la realizzazione della Pista di ghiaccio: per tutte queste attività, il Comune non ha speso un solo euro, mentre la società si è dovuta fare carico di tutti i costi. Riguardo ai contratti di servizio ho segnalato decinie di volte che essi avrebbero dovuto essere revisionati e rinegoziati in favore della società, tenendo presente i reali costi di gestione. Allo stesso tempo, ho costantemente evidenziato come alcune attività (scuola di liuteria e scuola di musica) avrebbero dovute essere riprese in gestione diretta dal Comune di Gubbio o debitamente finanziate, dato anche il loro ruolo sociale, che le rende scarsamente redditizie. Nel corso dei miei anni di gestione ho sempre condiviso con il Socio Unico Comune di Gubbio le scelte imprenditoriali che potevo porre in atto, chiedendo sempre adeguato supporto nell’interesse della Società, ma anche della Collettività, laddove la mia operatività necessitava del contributo, anche in termini di collaborazione, del Comune stesso: supporto e collaborazione che, invece, non hanno avuto alcun seguito e concreto riscontro”.
Lamentele anche relativamente alle decisioni prese dall’alto come “sull’accordo con il quale l’Amministrazione, unilateralmente e senza aver previamente consultato il sottoscritto, ha riconosciuto ai proprietari della mostra dei Dinosauri un importo decisamente rilevante a biglietto, senza tenere conto delle spese a cui la società Gubbio Cultura e Multiservizi era esposta. Nel comunicato vengono messi in discussione i risultati dei Bilanci degli ultimi tre anni, nel corso dei quali hanno lavorato il sottoscritto, quale Amministratore (per la predisposizione del Progetto di Bilancio), il Revisore della Società (per esprimersi sulla corretta gestione contabile della società e per l’analisi delle voci inserite nel Progetto di Bilancio, il Settore Finanziario del Comune di Gubbio (che preventivamente ha verificato al correttezza dei rapporti in essere tra la società ed il Comune): senza considerare che il tutto è sempre stato sottoposto al Socio Unico per gli approfondimenti e per l’approvazione. Ed è sottinteso che il Comune di Gubbio al momento dell’approvazione ha sempre avuto a disposizione tutti gli elementi per verificare sia i dati del Bilancio, sia le relazioni del (sottoscritto) Amministraore Unico che del Revisore: ed è doveroso sottolineare che mai sono state sollevate riserve o censure, e che il bilancio e gli altri documenti di corredo sono sempre stati approvati, senza osservazioni di sorta. Peraltro in questi anni il Collegio dei Revisori del Comune ha sempre beneficiato della documentazione correlata ai Bilanci e solo nell’ultimo anno (che coincideva con la scadenza del loro incarico) ha effettuato dei rilievi sulla società partecipata, invitando il Comune a intervenire coe suggerito da tempo (e più volte) dal sottoscritto. Non entro nel merito dei dati emersi nella conferenza stampa che per quanto mi riguarda non sono assolutamente condivisibili. Alla luce di questi fatti, è incntestabile che le dichiarazioni del Prof. Stirati, evidentemente finalizzate a scaricare sui tecnici le gravissime responsabilità della politica, siamo reticenti e non rispondenti al vero, e gratuitamente lesive di quella serietà e dignità, umana ancor prima che professionale, con cui nel corso degli anni ho cercato di svolgere al meglio il mio compito, in uno stato di sostanziale isolamento ed abbandono, e senza quella collaborazione che sarebbe stata doverosa da parte del Comune di Gubbio”.