Gubbio, gli albergatori chiamano e la Regione risponde. Smacchi: “Ecco quello che pensiamo di fare”

GUBBIO – Le strutture alberghiere della Valnerina sono chiuse ma i danni, notevoli, al turismo stanno emergendo in tutta l’Umbria. Fioccano le disdette in tutte le città d’arte che avevano nel Natale il proprio core business. E’ il caso di Gubbio, dove gli albergatori lamentano cali fino al 70 per cento. Proprio gli operatori turistici, in questo senso, hanno dato il via ad una serie di iniziative e di incontri per sensibilizzare sul tema del “danno indiretto” del sisma. Ieri hanno incontrato il consigliere regionale Andrea Smacchi, che ha presentato loro tutte le iniziative del Governo e della Regione per le attività turistiche, anche fuori dal cratere del sisma.

La Regione, nonostante lo sciame sismico continui, non è stata con le mani in mano e si prepara a lanciare una “grande campagna di comunicazione”, la cassa integrazione in deroga anche per le attività turistiche e la sospensione delle rate dei mutui. L’allarme lanciato dagli albergatori eugubini, mai così uniti, ha parlato di strutture vuote, scadenze che incombono e nessuno che prenda l’iniziativa che ha invece preso Assisi, dove sono state rinviate le scadenze delle tasse comunali.

“I soldi della tassa di soggiorno – hanno detto a più riprese – non dovevano servire per sostenere il settore? Invece ci troviamo a pagare e a dover gestire disdette che arrivano fino a giugno”. “Dopo il 24 agosto si era scelto di aiutare i comuni del cratere del terremoto e poi estendere agli altri comuni umbri perché gli effetti indiretti del terremoto avevano già prodotto delle conseguenze negative in un comparto che ha difficoltà ovunque”, ha detto Smacchi. “Dopo il 30 ottobre una serie di comuni che avevano tentano di rassicurare hanno dovuto fare i conti con l’insicurezza generale e la pressante richiesta di sopralluoghi. Ora – ha proseguito – ci troviamo in una fase dalla quale emergono due priorità: dare una mano alla Valnerina e far ripartire, poi far ripartire il lavoro nei comuni colpiti e in tutti quelli che hanno avuto contraccolpi”. Per le attività turistiche fuori dal cratere Smacchi ha ricordato “l’estensione della cassa integrazione in deroga per tutta la regione, la sospensione dei mutui e la comunicazione per promozione”.

Intanto la loro mobilitazione continua e presto, grazie a Smacchi, incontreranno i tecnici della Regione, per portare il proprio contributo alle misure che Palazzo Cesaroni varerà. E’ probabile poi che venga varato un soggetto unico tra gli albergatori che possa essere invitato ai tavoli del settore.

 

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