Gubbio, Pian d’Assino: Smacchi chiede modifiche, l’assessore: “Revisione non semplice”

La Pian d’Assino è stata al centro di una question time discussa oggi in consiglio regionale. Durante la seduta odierna dell’assemblea legislativa dell’Umbria, il consigliere regionale Andrea Smacchi (Partito democratico) ha interrogato l’assessore Silvano Rometti sul completamento della strada 219 ‘Pian d’Assino’.

Smacchi ha spiegato che “dopo l’apertura dei primi due tratti, cioè quello che va da Branca a Gubbio e da Gubbio a Mocaiana e dopo l’appalto del terzo tratto Mocaiana – bivio di Pietralunga, si dice che la prima pietra potrebbe essere posata entro il mese di giugno. Rimangono ancora dodici chilometri per il completamento e l’allacciamento con la E 45; è di questi giorni la notizia che nel piano quinquennale trasmesso dal ministero delle infrastrutture per l’approvazione al Cipe è incluso anche il completamento di questi 12 chilometri per un importo di circa 170 milioni di euro. Si prevede uno stanziamento collegato al progetto originario, votato anche dal Consiglio comunale di Gubbio, che tra l’altro prevede 12 viadotti o ponti, 11 gallerie. Vorrei capire se è possibile prevedere un progetto meno impegnativo, meno costoso, con l’eventualità di stornare le risorse risparmiate su altri tratti della viabilità eugubina come ad esempio sulla strada Contessa”.

L’assessore Silvano Rometti ha spiegato che “l’esigenza della città di Gubbio di uscire dall’isolamento è ben presente. Sono ripresi i lavori della Perugia-Ancona e per la Pian d’Assino l’Anas ha già stanziato fondi importanti. Sulla revisione del progetto: quello scelto e autorizzato, di cui si sta realizzando uno stralcio, è stato scelto tra i 5 che erano stati presentati. E non è neppure quello più costoso. Vorrei approfondire questa discussione, ma imbarcarci in una nuova progettazione, con i tempi per valutazioni e pareri, potrebbe allungarsi molto. Assumeremo quanto prima una decisione insieme al ministero, ma una revisione del progetto è tutt’altro che semplice”.

Smacchi ha replicato definendo “responsabile la posizione dell’assessore, soprattutto a fronte dello stanziamento di risorse per il completamento della Pian d’Assino. Fino a poco tempo fa sembrava che queste risorse fossero impossibili da trovare, ora che invece ci sono sarebbe opportuno fare una ulteriore verifica, anche se conosciamo bene i tempi per verifiche e pareri. Spero – ha concluso Smacchi – che quanto prima possa essere l’anno dell’apertura della Pian d’Assino”.

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