Inaugurazione anno accademico dell’Università con il ministro Bussetti ma montano le proteste

PERUGIA – Si svolgerà mercoledì 27 marzo 2019, alle ore 11, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Perugia, la solenne cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2018/2019, 711° dalla fondazione dello Studium Generale.

La cerimonia si aprirà con la relazione del Magnifico Rettore professor Franco Moriconi, il quale traccerà il quadro della situazione dell’Ateneo perugino e delle azioni intraprese durante il suo mandato. Seguiranno gli interventi della Sig.ra Maria Beatrice Massucci (in rappresentanza del personale tecnico-amministrativo, bibliotecario e cel) e di Alessandro Biscarini (rappresentante degli studenti). La prolusione sarà tenuta dal Professor Brunangelo Falini sul tema “Terapia di precisione delle leucemie: i modelli della leucemia promielocitica e della tricoleucemia”.

Seguirà  l’intervento del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Prof. Marco Bussetti. La cerimonia sarà visibile in diretta streaming all’indirizzo https://www.youtube.com/c/StudiumGeneralePerugia1308/live e vedrà la partecipazione del Coro dell’Università degli Studi di Perugia. L’ inaugurazione in Aula Magna sarà preceduta, alle ore 8.45, nella Chiesa dell’Università, dalla Santa Messa presieduta da Monsignor Paolo Giulietti, Vescovo ausiliare di Perugia e Città della Pieve.

Le proteste – Non manca la sollevazione popolare per l’arrivo del ministro Bussetti. Su tutti la Rete delle Donne antiviolenza onlus, all’attacco per il Congresso internazionale delle Famiglie, “organizzato da un gruppo di associazioni, che propongono politiche contro i diritti di autodeterminazione delle donne e delle persone LGBTQ, volte a contrastare divorzio e aborto, e a “riportare” le donne a casa, controllandone corpi e desideri, in nome di un’idea di famiglia che esclude ogni orientamento sessuale e affettivo diverso dalla relazione uomo-donna.  La negazione della violenza maschile sulle donne, nelle sue varie articolazioni, sostenuta da una cultura eteropatriarcale basata sulle discriminazioni di potere, la negazione di corpi non conformi, l’attacco liberticida a ogni proposta di inclusione sociale delle differenti soggettività , impegnano la Rete  delle donne AntiViolenza a denunciare  tali propositi e a dichiarare con forza che INDIETRO NON SI TORNA!”

“A sostenere Il Congresso delle Famiglie, oltre all’amministrazione locale e alla Regione Veneto, sarà a Verona il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, il ministro per la famiglia e le disabilità Lorenzo Fontana, il senatore Luigi Pillon, promotore dell’omonimo disegno di legge, e il ministro dell’Istruzione e della Ricerca Marco Bussetti. Qust’ultimo sarà presente domani, 27 marzo, all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli Studi di Perugia e noi, donne della Rete AntiViolenza, riteniamo inaccettabile che colui che dovrebbe garantire, per compito istituzionale, l’istruzione e la formazione di cittadini e cittadine nel rispetto dei doveri dettati dalla Costituzione Repubblicana e consapevoli dei diritti all’autodeterminazione, propri e altrui, sostenga apertamente le tesi e le proposte di gruppi fondamentalisti, sessisti e razzisti.  Ma ancora  più inaccettabile è che l’Università, luogo per eccellenza del sapere laico, taccia su tale pericolosa e  improponibile commistione. Richiamiamo tutta la società civile a unirsi a tale denuncia, in nome della difesa dei principi basilari della democrazia e della civiltà, aprendo e condividendo spazi di riflessione e resistenza”.