Inceneritore di Terni, il M5S e la Lega sospendono l’occupazione per 30 ore

PERUGIA – La temperatura si surriscalda sul fronte degli inceneritori ternani, con l’aula del consiglio regionale dell’Umbria che resta occupata da M5S e Lega Nord. Temperatura alta alla vigilia di una settimana che vedrà i nodi finalmente al pettine. Per lunedì infatti è convocata la riunione della Seconda commissione, presieduta da Eros Brega. Qui si parlerà della mozione sugli inceneritori, così come lo si farà martedì in consiglio regionale.

Segnali importanti che, alla luce della solidarietà arrivata da diversi consiglieri regionali, fanno dire a Liberati di sospendere per 30 ore l’occupazione, “in coincidenza col cambio turno dei dipendenti regionali, conseguendo anche risparmi all’Ente”. Stessa decisione presa anche dalla Lega Nord. Se ringrazia chi gli ha assicurato solidarietà, se la prende con la presidente Marini. “Catiuscia Marini, a oltre un giorno dalla nostra accorata lettera aperta, resta afona. Un silenzio assordante – dice Andrea Liberati, capogruppo M5S. scientemente tenuto contro quelle stesse comunità che è stata chiamata a gestire. La presidente così ignora Terni e il suo comprensorio. Del resto, costei sembra avere ben altro da fare! Anziché proferire anche una sola parola per difendere le popolazioni, Catiuscia Marini preferisce volare a Torino, al Lingotto, alla kermesse di Matteo Renzi. Diversi consiglieri regionali, in queste ore, ci hanno però testimoniato non solo solidarietà, ma si sono impegnati anche nel tentare di fornire le prime attese risposte: al di là delle appartenenze, l’ambiente e la salute non devono avere bandiere.  Cito allora solo alcuni consiglieri, evitando agli altri possibili -quanto inutili e stucchevoli- fulmini mariniani”.

“Doveroso ringraziare la presidente dell’Assemblea Legislativa, Donatella Porzi, per la vicinanza reiteratamente espressa e per aver posto anche a nostra disposizione la Casa dei cittadini, al di là degli elementi simbolici e di colore che si sono registrati. Ringrazio pure il presidente della Commissione regionale Ambiente, Eros Brega, per aver convocato fulmineamente i dirigenti dell’Ente allo scopo di chiarire alcuni episodi, tra cui i motivi del mancato coinvolgimento di talune cruciali amministrazioni locali. Ringrazio soprattutto attivisti, portavoce e semplici cittadini, mobilitati in massa, partecipi di questa straordinaria rottura politica rispetto alle camarille, alle plateali collusioni, alle inerzie del passato e del presente. Proprio in relazione ai segnali giunti dai colleghi citati e agli impegni assunti pure da altri consiglieri, ritengo corretto nutrire fiducia e sospendere per 30 ore l’occupazione dell’Aula a partire dalla mezzanotte tra sabato e domenica, in coincidenza col cambio turno dei dipendenti regionali, conseguendo anche risparmi all’Ente. Al personale sono poi davvero grato per pazienza e professionalità dimostrate in questi cinque giorni -e cinque notti- di cittadinanza attiva”.

“Il presidio in Aula riprenderà alle h. 7.30 di lunedì 13 marzo, incalzando nuovamente la Giunta Marini alla luce dell’incontro coi dirigenti regionali previsto in Commissione Ambiente appena tre ore dopo e, soprattutto, in vista della seduta dell’indomani a Palazzo Cesaroni, quando discuteremo e, auspicabilmente, miglioreremo e approveremo una mozione che dovrà impegnare la Giunta a cambiare decisamente marcia su ambiente e salute pubblica in Umbria”.

Sull’altro fronte degli occupanti, quello leghista, parla il capogruppo Fiorini (Lega): “Dopo cinque giorni di occupazione dell’aula consiliare di Palazzo Cesaroni – dichiara Fiorini – vogliamo ringraziare il presidente della II commissione per aver convocato, lunedì 13 marzo, l’audizione dei dirigenti della Giunta regionale in merito alla vicenda degli inceneritori di Terni. Come vice presidente della commissione e capogruppo della Lega Nord Umbria in Regione, però – continua Fiorini – reputo sia necessario un ulteriore impegno diretto a convocare, con urgenza, anche il direttore Arpa, il direttore dell’Asl 2 ed il sindaco di Terni”. Risposta che da Brega non si è fatta attendere: “Sarà mia premura farlo nel più breve tempo possibile”. Come consigliere Brega non nasconde che “il tema posto sia molto caldo a Terni (città dove vive, ndr) e più in generale in Umbria”. “Nell’assoluto rispetto di norme e regole – ha sottolineato Brega – tutto ciò che si può fare per evitare la realizzazione di un secondo inceneritore a Terni sarà fatto. Senza strumentalizzazioni e senza veti pregiudiziali per iniziative private. Ritengo però – ha concluso Brega – che un ulteriore impianto a biomasse sia dannoso”

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