Indagini a ritmo serrato per l’inchiesta “appalti sospetti”

TERNI – Prosegue a ritmo serrato l’indagine sugli “appalti sospetti” del Comune di Terni. La magistratura sta ascoltando ormai ininterrottamente da giovedì numerose persone informate sui fatti.

La Procura avrà ora cinque giorni di tempo per produrre gli atti verbali sulle perquisizioni avvenute in casa, negli uffici, personalmente e nelle auto delle persone indagate. “Sapremo così in maniera ufficiale che tipo di attività è stata svolta”, ha dichiarato l’avvocato Roberto Spoldi, legale difensore dell’assessore Stefano Bucari, del presidente della cooperativa Actl, Sandro Corsi e del presidente della cooperativa Alis, Stefano Notari.

“E’ possibile – continua l’avvocato Spoldi – che nei prossimi giorni venga presentata un’istanza di dissequestro per il materiale non inerente all’indagine in corso che è stato prelevato dalle abitazioni dei tre assistiti. Attendiamo comunque tutti gli sviluppi sull’audizione delle persone informate sui fatti”.

Resta ancora da capire cosa viene contestato alle 16 persone indagate e raggiunte giovedì dagli avvisi di garanzia. Confermato che nelle mani del pm Iannella sono finiti gli appalti comunali per i servizi di verde pubblico, Cascata delle Marmore, mense, caos, manutenzioni cimiteriali, Terni Reti.

Le accuse per i 16 rimangono pesantissime. Si va dall’associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. A due indagati è stato notificato un avviso di garanzia per falso ideologico.

 

 

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