Innovazione digitale al servizio delle imprese

PERUGIA – La Cna Umbria fa il punto sullo scenario futuro, che è già presente, e sulle sfide che dovranno affrontare le aziende con il forte sviluppo dell’innovazione tecnologica che sta apportando cambiamenti in ogni ambito della vita delle persone. E proprio sulle opportunità offerte dal digitale si è discusso nell’iniziativa “Connessi: uomini e tecnologie nell’impresa del futuro”, che Cna Umbria ha organizzato a Perugia chiamando a discuterne esperti, università e amministratori di fronte a una platea di diverse centinaia di artigiani e piccole imprese della regione. “L’innovazione digitale ha già cambiato radicalmente la vita delle persone e interi segmenti dell’economia – ha esordito Roberto Giannangeli, direttore di Cna Umbria –, basti pensare, ad esempio, a quello che è successo nel turismo, nella musica, nell’informazione, nella logistica, ma anche nel manifatturiero e nelle costruzioni. La sharing economy e le tecnologie disponibili hanno modificato e modificheranno sempre di più prodotti e processi produttivi, ma anche la fornitura di servizi, i sistemi di vendita, il controllo e l’analisi dei dati e altro ancora. Dovremo imparare a convivere con i robot e le varie forme di intelligenza artificiale. La vera sfida sarà quella di riuscire ad agganciare l’innovazione tecnologica in atto e il rischio maggiore è che interi pezzi di artigianato e piccole imprese vengano tagliati fuori dal sistema produttivo.” Nel suo intervento il presidente di Cna Umbria, Renato Cesca, ha aggiunto: “Ben vengano gli strumenti che, sia il pacchetto ‘Impresa 4.0” e gli altri provvedimenti governativi, o le misure messe in campo dalla Regione e dalle Camere di commercio, mettono a disposizione delle imprese, anche minori, per colmare il gap competitivo in materia di tecnologie digitali. Quindi, non solo incentivi e finanziamenti, spesso a fondo perduto, per l’acquisto di tali tecnologie, ma risorse destinate espressamente alla formazione degli imprenditori e dei loro dipendenti. Perché non ci stancheremo mai di dire che per quanto la tecnologia sia importante, la vera differenza continueranno a farla le competenze delle persone all’interno delle imprese”.

La discussione tra esperti ha messo in evidenza come le nuove tecnologie permetteranno anche a territori piccoli come l’Umbria di essere messi in rete con il resto del mondo, mandando in soffitta il principio per cui solo attorno ai grandi centri possano sorgere attività economiche fiorenti. Altamente suggestive le parole di Mario Gibertoni, coordinatore scientifico dei master della Business school del Sole 24 Ore a Milano e consulente di grandi aziende italiane e internazionali, che ha analizzato gli impatti profondi della digitalizzazione sulle strategie aziendali, portando esperienze da tutto il mondo. E parlando anche del nuovo ruolo dell’artigiano, Francesco Seghezzi, direttore della fondazione Adapt, ha affermato che “con la sua flessibilità, ha la forma mentis ideale per accogliere le trasformazioni in atto e rispondere in modo puntuale alle nuove esigenze dei consumatori, che sempre più intervengono anche nella fase di progettazione dei prodotti che poi andranno ad acquistare. Ma occorre investire sulle competenze tecnologiche e digitali delle persone, usando le risorse disponibili”. La presidente della giunta regionale, Catiuscia Marini, ha dato atto a Cna di essere riuscita a imporre al governo nazionale il cambio da Industria 4.0 a Impresa 4.0, perché la digitalizzazione coinvolge imprese di ogni tipo e dimensione. Poi ha ricordato come accanto agli strumenti per aiutare le aziende nei processi di digitalizzazione, ci sono anche quelli rivolti ai cittadini, come Agenda digitale. “Non ci sarà futuro per l’Umbria se non riusciremo ad agganciare la digitalizzazione. E dovremo farlo tutti insieme, perché nella trasformazione in atto non possiamo permetterci di lasciare indietro pezzi di società”. L’appuntamento, ora, è con gli incontri territoriali che Cna Umbria organizzerà nelle prossime settimane, anche per presentare il proprio ‘Digital Innovation Hub (DIH)’, nato in questi giorni proprio per sostenere la crescita digitale delle imprese, anche in collaborazione con altri soggetti, a cominciare dall’Università di Perugia. “Crediamo – ha concluso Cesca – che questo sia il compito di un’associazione di rappresentanza di interessi come la nostra. Cercheremo di svolgerlo al meglio”.

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