Intimo, alberghi e rimborsi di benzina: la Finanza dopo il blitz vaglia la regolarità degli scontrini dei gruppi di Palazzo Cesaroni

PERUGIA – Emergono i dettagli dell’attività di indagine sulle spese dei gruppi consiliari a Palazzo Cesaroni. Accanto al fascicolo della Corte dei Conti c’è quello della Procura Penale, aperto per peculato e falso. Sotto osservazione le pezze d’appoggio di tutte le spese effettuate dai gruppi, perché alcune cose possono essere acquistate e altre no. Nel malloppo delle carte fotocopiate e portate via dalla Guardia di finanza spunterebbe, tra l’altro anche lo scontrino di un negozio di intimo. Non sono solo queste le “stranezze”: nelle carte anche scontrini di fiori e ricevute di alberghi, con tanto di Spa. Sotto controllo anche i rimborsi per chilometraggio per trasferte istituzionali. Un nuovo colpo dunque, dopo la tirata d’orecchio della Corte dei conti sui gruppi di tre anni fa.

Sotto osservazione questa volta come detto più volte, ci sono i conti degli anni 2011 – 2012, tre milioni di euro in tutto dove, per 24 mesi, sono stati spesi 2 milioni per il personale e uno per il funzionamento del consiglio. La Corte dei Conti aveva già contestato un contratto non in regola al gruppo di Forza Italia e l’acquisto non rendicontato di cialde di caffè al gruppo “Marini per l’Umbria” di Carpinelli.

Sulla questione è intervenuta anche la presidente di Palazzo Cesaroni, Donatella Porzi: “È in corso in questi giorni un’indagine di polizia giudiziaria condotta dalla Guardia di Finanza, su incarico della Procura della Repubblica di Perugia, riguardante le spese dei gruppi consiliari dell’Assemblea legislativa dell’Umbria negli anni 2011 e 2012. La Segreteria generale dell’Ente ha messo a disposizione tutta la documentazione richiesta, che è stata acquisita dagli inquirenti nella giornata di ieri. Esprimiamo piena fiducia nell’azione della Magistratura e delle forze dell’ordine e ribadiamo la più ampia disponibilità, in nome di quel principio di collaborazione tra istituzioni che ha sempre animato l’azione pubblica dell’Assemblea legislativa. È opportuno ricordare – spiega la presidente Porzi – che le risorse pubbliche a disposizione dei gruppi consiliari di Palazzo Cesaroni sono state sempre fra le più basse tra le Regioni italiane, e già nella passata legislatura furono ulteriormente diminuite, in continuità con quel principio di sobrietà e rigore che è sempre stato la cifra distintiva dell’Assemblea legislativa dell’Umbria nella gestione delle risorse pubbliche”.

Parole soft quelle della presidente, che fanno da contraltare alle accuse di Andrea Liberati (M5S): “Quello di venerdì non è un blitz qualsiasi” e auspica che “appena tecnicamente possibile si passi alla Giunta, dove sarà possibile rinvenire anomalie e sprechi milionari di lunga data”.

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