Perugina, “Rossana” e “Ore liete” in vendita, i lavoratori scioperano

PERUGIA – La notizia è di quelle che fanno tremare i polsi. A lanciarla è il Corriere della Sera che annuncia: “Nestlè ha deciso di rinunciare alle caramelle Rossana e alla pasticceria a marchio Ore Liete”, posseduta da oltre trent’anni. Un fatto che proprio non va giù ai lavoratori che annunciano uno sciopero di un’ora, a fine turno. “Proclamata un’ora di sciopero a fine turno, per tutta la giornata, alla Perugina di San Sisto, in risposta alle indiscrezioni di stampa uscite oggi, 1 marzo, alla vigilia dell’importante incontro di domani (2 marzo) in Confindustria sul piano industriale Nestlè. “La Rsu e i lavoratori – si legge in una nota – non accettano giochi e speculazioni in vista di un appuntamento di fondamentale importanza per il futuro del sito produttivo. Il mantenimento di corrette relazioni industriali è essenziale per avviare un confronto leale tra le parti. In questo modo, invece, si parte molto male”.

Se l’annuncio del quotidiano di via Solferino dovesse essere confermato, i marchi passeranno nelle mani di gruppi industriali come Sperlari, Ambrosoli, Elah Dufour Novi e Perfetti, in quanto la Nestlè punta a cedere i marchi e non le produzioni. La decisione, secondo quello che riporta il Corriere, sarebbe dovuta dalla necessità di concentrare gli sforzi sul cioccolato e non su business definiti secondari.

Preoccupazione per la notizia dalla presidente della Regione Catiuscia Marini. “Sono sorpresa e preoccupata dalle notizie apparse oggi sulla stampa nazionale che fanno presupporre anticipazioni alle proposte di piano industriale che molto probabilmente la multinazionale Nestlé porrà all’attenzione dei diversi interlocutori istituzionali e aziendali compresi i lavoratori, nella giornata di domani”. E’ quanto afferma la Marini, con riferimento a notizie diffuse dai media nazionali circa ipotesi di cessione di alcuni marchi del gruppo Nestlé, che interessano l’attività produttiva dello stabilimento Perugina di San Sisto a Perugia. Proprio per la giornata di domani è previsto anche un incontro a Perugia tra la delegazione della Nestlé, guidata da Leo Wencel, capo mercato della multinazionale, e la presidente della Regione, Catiuscia Marini, cui parteciperà anche il vice presidente e assessore allo sviluppo economico, Fabio Paparelli.

“Per l’Umbria e per Perugia lo stabilimento Perugina del Gruppo Nestlé – prosegue la presidente – è una realtà industriale e occupazionale importante e tale vogliamo che sia mantenuta anche per il futuro. Anche per questo ascolterò con ancora maggiore attenzione e preoccupazione quanto domani la delegazione della Nestlé ci presenterà”.  La presidente Marini aggiunge quindi che “d’intesa con il Sindaco e la città di Perugia, ed interpretando soprattutto gli interessi dei lavoratori, assumeremo ogni utile iniziativa istituzionale volta al mantenimento della produzione industriale, dello sviluppo dei marchi, e soprattutto per la salvaguardia dell’occupazione”.

Allarmato anche il sindaco Andrea Romizi: ““Se le anticipazioni del piano industriale Nestlè, apparse sulla stampa, fossero confermate, si andrebbe a delineare un panorama che desterebbe non poca preoccupazione. Attendiamo, comunque, l’incontro in programma domani per conoscere in maniera dettagliata i programmi futuri dell’azienda”. E’ quanto afferma il sindaco di Perugia, Andrea Romizi. “Appare quasi superfluo – continua Romizi – sottolineare l’importanza della Perugina per la città, sotto un punto di vista economico, storico e di immagine. E’ per questo che insieme alle altre istituzioni siamo pronti, qualora ve ne fosse bisogno, a mettere in campo ogni utile iniziativa che tuteli i lavoratori e lo storico marchio”.

 

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