La Regione autorizza per due permessi di ricerca geotermici: Brega annuncia un’interrogazione

ORVIETO – “È istituzionalmente imbarazzante che gli uffici della Regione Umbria abbiano concesso l’autorizzazione per due permessi di ricerca geotermici nei territori di Orvieto, Castel Giorgio, Castel Viscardo e Allerona”.

Così il presidente della Seconda Commissione Eros Brega (PD) che annuncia un’interrogazione sulla vicenda e si dice “sorpreso” del fatto che “questo atto, pur tecnicamente legittimo, sia stato adottato, mentre la Giunta regionale non si è ancora espressa sulla analoga vicenda riguardante il progetto di impianto geotermico della Piana dell’Alfina (Orvietano)”.

A questo proposito Brega ricorda che il 22 marzo scorso l’Aula di Palazzo Cesaroni aveva approvato una proposta di risoluzione predisposta dalla Seconda Commissione che subordinava “qualsiasi decisione relativa alla realizzazione del progetto geotermico nella Piana dell’Alfina al rispetto del principio di precauzione, al rispetto alla salute della popolazione e dell’ambiente”.

“A fronte di quella volontà chiaramente espressa dall’Assemblea legislativa – spiega Brega – la Giunta non ha deliberato alcunché, ma ora apprendiamo da fonti giornalistiche che la Regione Umbria avrebbe autorizzato per la durata di 4 anni, prorogabile per non oltre un biennio, due permessi di ricerca geotermici denominati rispettivamente ‘Montalfina’, nei comuni di Orvieto e Castel Giorgio, e ‘Monte Rubiaglio’, in quelli di Orvieto, Castel Giorgio, Castel Viscardo e Allerona. Un’autorizzazione rilasciata dal dirigente regionale del servizio preposto al rilascio,nonostante il parere negativo dei quattro sindaci dei territori coinvolti”.

Alla luce di tutto ciò Brega fa sapere di aver richiesto agli uffici regionali tutta la documentazione relativa ai due permessi di ricerca geotermici, riservandosi di presentare un’interrogazione alla Presidente della Giunta per capire se “l’Esecutivo regionale sia informato sulla vicenda e, in caso affermativo, per conoscerne gli intendimenti, anche per ciò che riguarda il progetto di impianto geotermico dell’Alfina rispetto al quale attendiamo ancora un pronunciamento”.

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