Lavori alla Galleria Tescino, tre persone rinviate a giudizio per l’invalidità dell’operaio
TERNI – Tre persone sono state rinviate a giudizio dal gup di Terni nell’ambito dell’inchiesta sulla malattia professionale che ha colpito Alessandro Ridolfi, un operaio che nel 2009 aveva lavorato nel cantiere di costruzione della galleria Tescino, lungo la Terni-Rieti.
Il Pm, Elisabetta Massini, titolare delle indagini, ha contestato ai tre – l’amministratore unico della Ternirieti scarl, il direttore del cantiere e il responsabile del servizio di prevenzione e protezione – l’accusa di lesioni volontarie, mentre il giudice ha derubricato il reato in lesioni colpose. Il legale degli indagati, l’avvocato Luigi Latino, aveva chiesto il non luogo a procedere per i suoi assistiti, o in subordine, il rinvio a giudizio proprio per lesioni colpose.
L’inizio del processo è fissato per il prossimo 24 marzo. In base alle indagini i tre non avrebbero comunicato all’uomo – che svolgeva l’attività di assistente responsabile del servizio di prevenzione e protezione per gli esplosivi per conto della Ternirieti scarl – che le infiltrazioni di acqua all’interno della galleria (al centro di un’altra indagine della magistratura ternana) contenevano cromo VI, mercurio, piombo, rame e cadmio. Abiti, mani e viso dell’operaio, che avrebbe lavorato a lungo all’interno della galleria senza alcun dispositivo di protezione, sempre secondo l’accusa sono però venuti a contatto con i liquidi, causando all’uomo un’infiammazione della pelle che gli ha provocato un’inabilita’ temporanea e un’invalidità pari al 20%.
L’operaio si è costituito parte civile nel procedimento tramite l’avvocato Roberto Alboni, che ha anche chiamato in causa come responsabile civile la Ternirieti scarl.